Antonio Citera
Continuano gli appelli per la difesa del palazzo salese, in contemporanea il Consigliere Regionale Donato Pica ed il direttore della BCC Monte Pruno Michele Albanese, in due distinti comunicati stampa chiedono a voce alta la non soppressione del tribunale. Il primo chiedendo un intervento concreto sul Governo Nazionale, ed il secondo mettendo in evidenza la perdita della dignità di ognuno se l’ipotesi soppressione diventasse certezza. Ecco alcuni passaggi dei comunicati. Per Donato Pica,- più che parlare di Commissioni e tavoli tecnici si deve parlare di interventi concreti sul Governo nazionale, unendo le forze e cercando di far comprendere le giuste motivazioni a sostegno del mantenimento di un presidio di assoluta valenza per il territorio a sud di Salerno. L’esigenza di razionalizzare la spesa pubblica – aggiunge – non può essere un motivo valido per eliminare nei territori periferici presidi giudiziari di primaria importanza. Occorre fare un passo indietro e trovare altre soluzioni al fine di recuperare risorse utili ed importanti senza, però, arrecare ulteriori disservizi alle popolazioni in aree decentrate. Credo che in questo momento – dichiara Pica – troppi soggetti cerchino di cavalcare l’onda senza, però, individuare il doveroso percorso di unità territoriale che prescinde dalle logiche politiche e partitiche. Ora occorre che tutti insieme, attraverso azioni congiunte e concertate, si lavori per lo stesso obiettivo, ossia salvaguardare il Tribunale di Sala Consilina. Una realtà, come quella del comprensorio Vallo di Diano e Golfo di Policastro, non può prescindere dall’avere sul proprio territorio una sede giudiziaria, basti pensare che stiamo parlando di un’area compresa tra tre regioni, con un grosso rischio di infiltrazione malavitosa e con frequenti episodi di criminalità”, conclude Pica. Secondo Albanese invece,- la paventata chiusura del Tribunale di Sala Consilina sembra esser diventata una vera e propria certezza; infatti, la rimodulazione delle competenze territoriali, al fine di realizzare un risparmio in termini di spese pubblica della macchina amministrativa dello Stato, ha colpito ancora una volta il Nostro territorio. E mi piace sottolineare ancora una volta,Continua Albanese- perché in questo frangente siamo bersagliati da notizie negative e la visibilità di questo territorio è caratterizzata solo da situazioni spiacevoli per tutti i cittadini. Ne sono un esempio la situazione degli idraulici forestali, i tagli alla sanità locale, il perenne disagio che vive la viabilità. È palese osservare come, in maniera oltremodo indiscriminata, si sta distruggendo il Vallo di Diano, un comprensorio che non aveva niente da invidiare a zone molto più vicine alle aree metropolitane, la perdita del Tribunale,oltre che al danno economico,comporterebbe una grave umiliazione per tutti i cittadini, andando a colpire la dignità di Noi cittadini, che abbiamo gli stessi diritti e gli stessi bisogni di chi vive in altri luoghi, magari più presidiati dalla politica. A questo punto,- continua Albanese- non volendo prevaricare il ruolo di nessuno, chiedo a tutti di fare una seria e veloce riflessione sul prezzo che stiamo pagando. Non a caso considero questa scelta, una perdita per l’intero Vallo di Diano e non solo per Sala Consilina, perché la sconfitta, nel caso di chiusura, sarà di un intero territorio. Mi rivolgo alle Istituzioni, agli Enti, a tutti gli organismi associativi del Vallo di Diano, all’apparato imprenditoriale e commerciale, a tutti i cittadini, IL TEMPO E’ SCADUTO!!!
Dobbiamo caricarci tutti sulle spalle questa grave problematica che ci sta colpendo oppure a breve saremo costretti a raccontare ai nostri figli dell’ennesima occasione persa nel Vallo di Diano.
Oggi è prioritario aprire gli occhi e non perde l’ennesimo treno. Il mio è un grido d’allarme per scuotere la sensibilità dell’intero territorio, il quale non può subire questo deprecabile ed ignobile attacco alla dignità.-conclude Albanese