Aldo Bianchini
TORRACA – Nel suggestione complessiva del castello baronale “Palamolla” è andata in scena, qualche settimana fa, la prima tappa della “book’day itinerante”, voluta tenacemente dall’Associazione STAFF, incentrata sulla presentazione dell’opera “Voglio vederti danzare” (ediz. Bonfirraro) dell’avvocato-scrittore padulese Emilio Sarli che, come già ampiamente scritto, non finisce più di stupire per la delicatezza e la sensibilità dei suoi già numerosi romanzi.
Prima di andare avanti, però, avverto la necessità di far risaltare la figura della giovane, esplosiva e scalpitante Vincenza Alessio (presidente di Staff) che ha curato la rappresentazione della prima tappa in ogni minimo dettaglio scegliendo i relatori con grande capacità selettiva e competenza. Insieme a lei vanno, senza dubbio, elogiati tutti i suoi stretti collaboratori: alle letture Vito Sansone (giornalista) e Anna Vallinoto, alla tastiera Mattia Scarpitta e alla danza classica Veronica Nephilim Mauro, senza tralasciare la presentatrice dell’evento Valeria Liserre. Tutti giovanissimi e tutti appassionati del mondo della cultura; un fulgido esempio di impegno civico e sociale.
Ha moderato l’importante momento culturale di Torraca il decano dei giornalisti del Vallo di Diano, Pierino Cusati, che in maniera brillante accompagna molto spesso l’autore padulese nelle sue trasferte in giro per l’intera provincia di Salerno, e non solo.
Ho assistito, nel recente passato, già ad alcune presentazioni dell’opera “Voglio vederti danzare” ed ogni volta scopro qualcosa di nuovo che riesce a colpire e penetrare nell’immaginario collettivo dei presenti (che a Torraca erano davvero numerosi, se commisurati alla popolazione residente ed alla qualità attrattiva dell’evento); Emilio Sarli riesce sempre a lanciare messaggi precisi e forti, pur nella loro serenità, per richiamare tutti noi ad una maggiore attenzione verso un mondo (quello dell’arte e della cultura) che crediamo superficialmente di conoscere ma che, ogni volta, ci appare sempre più misterioso, inesplorato e fantastico.
Lo stesso titolo dell’opera “voglio vederti danzare” la dice lunga, ha sottolineato il prof. Giuseppe Caruso (già docente di italiano e latino e dirigente scolastico), sulle reali intenzioni dell’autore nel trasmettere messaggi e sensazioni a chi legge la sua opera. Quasi come quando Michelangelo colpì con un martello il ginocchio del suo capolavoro Mosè gridando “perché non parli”. Ecco con quel titolo Emilio Sarli ha voluto trasmettere ai lettori insieme alla sua rabbia anche una chiave di lettura molto importante che sta a sottolineare la bellezza estatica del “suo satiro danzante” di Mazara del Vallo e la rabbia di non poterlo davvero danzare come, verosimilmente, era stato capace di fare il personaggio a cui la statua bronzea si ispira.
“Scrivere per poter viaggiare e ritornare a scrivere per viaggiare di nuovo”, è questo che l’autore sottolinea inducendomi ad una nuova riflessione che conferma il suo assunto: scrivere per viaggiare, viaggiare per scrivere, scrivere per consentire al lettore di viaggiare anch’egli, anche se solo con la fantasia sulla scorta delle storie che si susseguono alle storie per aprirsi ad altre storie ancora. Tutte cose che Emilio Sarli riesce a rappresentare con eleganza tra fantasia e magia.
E’ questo il “viaggio estatico” che l’autore, servendosi di personaggi creati ad hoc, compie da Napoli a Mazara del Vallo fino ad Armento per raccontare la probabile storia mitologica (ma non tanto !!) dei due capolavori in bronzo che (come ha chiarito la dott.ssa Gaia Isoldi – archeologa specializzata in beni culturali) che ancor prima del marmo ha rappresentato per i popoli dell’epoca la più plastica delle soluzioni per tramandare storie e vicende sulle quali, ovviamente, Emilio Sarli ha speso mesi e mesi di profonde ricerche per dare al suo romanzo non soltanto la veste di un viaggio estatico ma anche una precisa connotazione storico-sociale.
Il bok’day itinerante dei ragazzi dell’associazione STAFF (del castello baronale Palamolla) continua e lunedì 23 luglio, dalle 19.30 in poi, in loc. Elci di Cristo di Torraca sarà presentato il libro “I cundi re ‘na vota” di Nello Amato.