Certosa: il problema costante del guano dei piccioni

 

 

Aldo Bianchini – Ennio Sica

Padula – Abbiamo trattato questo argomento già nel passato, per chi volesse rileggere uno degli articoli sul tema consigliamo “Certosa: la sicurezza, interviene il Sindaco?”. Purtroppo ad oggi il grave problema del guano dei piccioni sullo scalone vanvitelliano sembra essere irrisolto, nonostante le segnalazioni e gli inviti ad intervenire, e la situazione sembra essere addirittura peggiorata in quanto i piccioni, in condizioni di sovraffollamento, oramai ricoverano anche negli ambienti più interni del monumento provocando una situazione di corrosione alle strutture e soprattutto seri problemi igienico-sanitari in quanto la contaminazione fecale dell’ambiente, la polverizzazione e dispersione del guano e la presenza di nidi negli edifici, potrebbero causare danni irreparabili, con la diffusione ed il contagio di malattie infettive all’uomo. Vista la mancanza di seri provvedimenti per la risoluzione del grave problema, ci permettiamo di suggerire due possibili soluzioni.

La prima è seguire quanto messo in campo nel vicino Comune di Teggiano, ovvero un programma di sterilizzazione farmacologica dei colombi mediante somministrazione di mangime addizionato con nicarbazina, al fine di una diminuzione progressiva del numero di piccioni.

La seconda soluzione è quella più naturale, ovvero bisognerebbe fare in modo che la colonia dei cosiddetti “corvi da torre” incrementi di numero, in quanto diretti antagonisti dei piccioni.

Visiti i tempi, l’azione di tutela e della salubrità degli ambienti certosini, che sono sia di lavoro che di visita, necessita di seri interventi di ripristino delle condizioni igieniche eliminando la presenza dei piccioni, il cui guano è veicolo di trasmissione di malattie infettive come la salmonellosi, l’ornitosi, la borrelliosi, toxoplasmosi, encefalite, tubercolosi, che rappresentano gravi rischi di salute pubblica, una notevole violazione anche del Decreto Legislativo n. 81/2008 e del D.Lgs 106/2009 che tutela la salute, la sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro.

Ci chiediamo se questo tema sarà oggetto di intervento anche da parte del concessionario dei servizi aggiuntivi. Nella speranza di togliere questo argomento dagli articoli della nostra inchiesta, l’appello ad intervenire va alla neo direttrice dott.ssa Anna Maria Romano ed al Sindaco di Padula, Paolo Imparato.

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