SASSANO – Una giornata meravigliosa e un sole splendente, questi i cardini principali della stupenda giornata finale delle celebrazioni della “Valle delle orchidee 2018”, una sorta di “sequel” a cavallo tra turismo mordi e fuggi e amore spontaneo per l’ambiente che attraversa ogni anno l’intero mese di maggio con appuntamenti sportivi, culturali e ricreativi. Insomma domenica 10 giugno 2018 è stata la “naturale” sommatoria di tutto nell’ottica di un sano divertimento improntato anche alla conoscenza, seppure marginale e superficiale, dell’ambiente vallivo che ha accolto alcune migliaia di persone di tutte le età e senza esclusione di ceto e colore.
Il resto ce l’ha messo una perfetta organizzazione, quasi capillare, comunque studiata nei minimi dettagli, proprio dalla “a” alla “z” come qualcuno ha sottolineato durante la giornata e lungo i percorsi esplorativi di una montagna tuttora incontaminata, salvata dall’uomo, abbellita e colorata dalle ultime resistenti specie di “orchidee selvatiche” che troneggiavano come punti luminosi nell’intenso verde della vegetazione mediterranea.
Palavo di perfetta organizzazione e lo ribadisco con certezza; molte le associazioni locali scese in campo, anzi salite in montagna, per assicurare che tutto funzionasse al meglio come in realtà ha funzionato; una per tutte è il caso di citare la Pro Loco il cui presidente Franco Biancamano si è prodigato come sempre anche per agevolare la partecipazione delle altre associazioni al successo finale dell’intera manifestazione a chiusura di un ciclo di eventi. E sulla base dell’esperienza di quest’anno Biancamano (e il segretario della Pro Loco Sassano Michele D’Alessio) è chiamato ad un altro compito più impegnativo; egli fa parte del Consorzio delle Pro Loco e in quella sede dovrà impegnarsi per evitare accavallamenti di eventi (domenica 10 giugno nel Vallo c’erano diverse grosse manifestazioni) che indiscriminatamente danneggiano tutte le manifestazioni, compreso la Valle delle Orchidee che sicuramente avrebbe potuto registrare diverse centinaia di presenze in più.
Poco più di un mese fa c’era stata la consegna dell’orchidea d’argento, nell’ambito del premio nazionale per i giornalisti, a Paola Saluzzi (Rai – Mediaset – Sky), Antonio Manzo (già inviato de Il Mattino e attuale direttore de La Città) e Angelo Amelio (Rai) per le loro spiccate qualità professionali; il tutto sotto lo stretto controllo del sindaco di Sassano e l’attenta regia di Pierino Cusati.
C’era stato, poi, un interessante convegno sull’acqua con la partecipazione di grossi personaggi a livello scientifico e politico; in piazza sabato sera 9 giugno c’era stata una band locale per animare uno spento centro storico con suoni canti e degustazioni varie; e infine sono arrivati i Saranno i “Sudsound SysteM” a tenere banco con la loro musica ad effetti speciali dalle 10 del mattino di domenica 10 giugno, nelle verdeggianti vallate dove nascono e fioriscono spontaneamente oltre cento specie di “orchidee selvatiche” che hanno trasformato un paese ed una comunità quasi sconosciuta in una realtà con una precisa identità ambientalista. Presentatrice ufficiale della mattinata di musica la brava giornalista Chiara Di Miele.
Ma su tutti si è stagliata la figura del sindaco ambientalista di Sassano, dr. Tommaso Pellegrino, che da molti anni riesce con semplicità ed umiltà a coniugare momenti, atti ed azioni veramente importanti per la tutela dell’ambiente che ancora circonda la comunità sassanese, e l’intera area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Un modo nuovo, forse diverso, e per c erti versi sorprendente per fare dell’ambientalismo una cultura quotidiana e soprattutto alla portata di tutti senza tanti intoppi.
Difatti cosa c’è di meglio che insegnare alla gente come si deve mangiare in montagna ascoltando della buona musica e senza devastare i luoghi e il paesaggio dopo il passaggio di centinaia e centinaia di “improbabili ambientalisti” ma sicuramente persone amanti della natura e della socializzazione nel verde delle diverse vallate che per decenni erano state abbandonate al loro destino. Questo è avvenuto domenica 10 giugno 2018 nelle vallate e nei pianori delle montagne alle spalle di Sassano e in pieno PNCVDA (Parco !!), nonostante il cielo cocente e qualche nuvoletta che ha fatto capolino senza impensierire più di tanto tutti quelli che con grande impegno fin dalle prime ore del mattino si erano portati in montagna per preparare l’arrivo della massa di turisti, visitatori e semplici cittadini valdianesi.
In sintesi credo che il messaggio lanciato già da diversi anni dal sindaco Pellegrino e dalla sua amministrazione sia proprio questo: “fare cultura ambientale con poco e con un approccio disincantato e rispettoso” del bene immenso che ci circonda e che passa sotto il nome di “natura”.