Felice Bianchini junior
Ieri sera, Martedì 15 Maggio 2018, per ben due ore, nel Salone delle Conferenze del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, voluto dal Sindaco Vincenzo Servalli, si è tenuto un seminario dal tema: “La Festa di Monte Castello: tra identità e religione. Una riflessione storica”.
L’evento si colloca sulla scia dell’iniziativa assunta nel 2007 dal medesimo Primo Cittadino metelliano, allorquando venne tenuto altro seminario, dal tema: “Processo alla Pergamena in bianco – Dibattito sulla Battaglia di Sarno (6/7 Luglio 1460). I fatti e le tradizioni”, col quale si intese chiarire l’equivoco, durato troppi anni, del presunto intervento armato dei 500 militi cavesi nella battaglia di Sarno, dimostrando che furono altre le vicende, autentiche ed altrettanto eroiche, che portarono il Sovrano Aragonese ad elargire importanti privilegi alla Città di Cava, quale il non pagare gabelle, nel vendere e nell’acquistare beni e servizi in tutto il Regno di Napoli, e l’apposizione delle armi o pali aragonesi sullo stemma cittadino, oltre la corona regale.
L’intento è stato quello di chiarire, per la prima volta, alcune vicende strettamente legate al dilagare del morbo della peste del 1656 e all’“immaginato” Miracolo Eucaristico, di cui si è accertato non esserci stata mai un’esplicita menzione o un ricordo nelle fonti scritte sia coeve e sia successive.
Nella prima relazione, la Dottoressa Beatrice Sparano, Archivista storica della “nostra” Biblioteca cittadina: “Canonico Aniello Avallone”, ha, tra l’altro, ricondotto al culto di Sant’Adjutore (sancito dal 1661) e alla consacrazione della cappella presente nel vetusto maniero, avvenuta in concomitanza della ricorrenza del Corpus Domini del 15 Giugno 1656, la cornice di fede entro la quale inquadrare la fase più delicata della diffusione del morbo nella Città di Cava (il toponimo Città di Cava de’ Tirreni origina dal 23 Ottobre 1862), rispetto alla quale ricorre soprattutto l’appello alla protezione della Vergine Maria.
A seguire, il dettagliato intervento di Gianluca Cicco e Giuseppe (Pino) Foscari.
“Col Processo alla Pergamena in bianco prima e la riflessione odierna, sulla Festa di Monte Castello, ha dichiarato il Sindaco Servalli, abbiamo voluto, attraverso lo studio dei documenti disponibili, dare una traccia storica certa dei due maggiori eventi che la Città di Cava de’ Tirreni annualmente celebra al fine di eliminare falsi miti e confusioni generate negli anni, che ha fatto perdere di vista la verità che ci hanno consegnato i nostri avi e che dobbiamo tramandare alle future generazioni. La “Festa di Monte Castello”, oltre ad ogni altra considerazione, rappresenta, una grandissima testimonianza di fede dei cavesi che ininterrottamente viene professata, con quest’anno 2018, per la 362ª volta (1656/2018).”
Appuntamento alle ore 08:00 di Giovedì 7 Giugno 2018, sul terrazzo inferiore del Castrum Sanct’Adjutore, per partecipare all’annuale Celebrazione Eucaristica e alle ore 18:00 di Sabato 9 Giugno, in piazza Vittorio Emanuele III, per vivere, in comunione di fede, la tradizionale: “Benedizione dei Trombonieri”, alla quale partecipano ben oltre 1.200 figuranti, in costumi del ‘600, suddivisi nei secolari quattro Distretti: Sant’Adjutore, Pasculano, Corpo di Cava e Mitiliano; alle 23:00 lo spettacolo pirotecnico dal Colle di Sant’Adjutore.