SALERNO – Nelle ore cruciali della mattina e del pomeriggio Salerno, ogni giorno, vive l’incubo del traffico e del caos. Perché ?
E’ presto detto; il traffico si forma, come fosse il tappo di un collo di bottiglia, all’altezza dell’incrocio di Via Torrione con Via Settimio Mobilio (ex Via Irno) e per colpa anche di pochi scorretti automobilisti si propaga a cascata verso Pastena (ed anche Mercatello) riempiendo a ritroso tutta Via Torrione, Via Posidonia e Via Trento in una specie di infernale carosello che produce tra l’altro anche un “costo sociale” notevole sia dal punto di vista economico che ambientale, oltre che di nervi che schizzano per un nonnulla.
Il grave problema scoppiò alcuni anni fa quando una piccola traversa, denominata G. Romano con tanto di tabella pubblica, venne letteralmente sbarrata; si dice perché privata ma le cause reali non si conoscono. Una traversa che nei diversi decenni precedenti aveva assolto ad un ruolo importante; aveva cioè evitato di tagliare il traffico proveniente da Via L. Vinciprova che nel tempo è andato sempre più crescendo sia per la realizzazione della Lungoirno che per gli effetti della incombente stazione degli autobus. In pratica il traffico proveniente da Via Vinciprova girava (come gira) a sinistra alla confluenza con Via Settimio Mobilio, baipassava il traffico proveniente da Via Torrione per Via Vinciprova e imboccava, alternativamente sia Via Lucio Petrone (per andare verso le autostrade e verso Via Luigi Guercio) oppure proseguendo su Via Settimio Mobilio per andare verso Fratte; mentre il traffico proveniente da Via Torrione, dopo aver percorso meno di cento metri di Via S. Mobilio, svoltava sulla destra e imboccando la traversa G. Romano si ritrovava su Via Lucio Petrone per avviarsi verso le destinazioni di cui prima. Le pochissime autovetture che dovevano proseguire per Via S. Mobilio non provocavano, se non in casi rarissimi, il blocco stradale che di questi tempi Salerno vive ogni giorno.
Eppure tutto sembrava risolto quando qualche tempo fa venne aperto e inaugurato il tunnel che da Via Torrione, con due corsie, porta verso la rotonda in testa a Via L. Vinciprova da dove il traffico poteva defluire verso Via S. Mobilio senza più blocchi stradali anche perché venne giustamente chiuso l’accesso da Via Torrione direttamente su Via Mobilio (prima descritto), mentre il traffico proveniente da Via Irno scendeva verso il mare attraverso il doppio tunnel senza più percorrere Via Vinciprova.
Tutto sembrava risolto, finalmente !!
Ma ecco la sorpresa; all’improvviso uno dei tanti “scienziati occulti della circolazione” di palazzo di città decide di riaprire l’antico sottopasso ferroviario che unisce direttamente Via Torrione a Via Settimio Mobilio, senza sbloccare la querelle della traversa G. Romano, e tutti a bestemmiare contro l’incubo ritornato a far palpitare e crescere frasi inenarrabili contro chi ha studiato e messo in atto una simile riapertura.
Vorrei tanto conoscere l’occulto scienziato della circolazione almeno per capire le motivazioni che lo hanno indotto ad una simile decisione, per poi ovviamente stringergli la mano.
Le proteste sono state e sono tantissime, molti hanno telefonato anche alla nostra redazione, ma non si muove nulla; probabilmente perché il comando della Polizia Municipale non ha mai segnalato le difficoltà che la riapertura di quel sottopasso sta provocando.
Il fattaccio è palesemente osservabile tutti i giorni; basta arrivare a quell’incrocio per poi ritrovarsi davanti tutta libera la strada verso la stazione e il centro di Salerno; ma per arrivarci molto spesso sono dolori e costi materiali e psicologici.