Da Vittorio Acocella
“Nel monologo televisivo di venerdì pomeriggio il sindaco De Luca ha oltrepassato il limite della decenza dimostrando quanto gli sia difficile accettare il dibattito e la critica. Chiuso nel palazzo del potere ed abituato al silenzio-assenso di molti dei suoi assessori, non ha creduto possibile che la maggioranza dei giovani salernitani, grazie al potere della rete, potesse osare mettere in discussione una sua scelta. Ed allora, ecco venir fuori tutta la sua arroganza! Passi l’uso disinvolto della menzogna quando arriva a smentire la delibera 935 approvata dalla sua giunta, ma arrivare a definire “figli delle chiancarelle”, “provinciali” e “cafoni” i salernitani che non hanno apprezzato una “S” costata la bellezza di 200.000 euro, sembra davvero troppo. Il sindaco, con queste affermazioni, dimostra il suo disprezzo per quella che è stata la lunga storia di Salerno e dei salernitani. Sarebbe la cosa più semplice rispondere utilizzando gli stessi metodi del nostro sindaco, ma l’offesa personale non è il modo migliore per far valere la bontà delle proprie idee, ma la certificazione della debolezza delle stesse. Un consiglio: DE LUCA, che salernitano non è, CHIEDA SCUSA AI SALERNITANI .
condivido.
Concordo in pieno!
Acocella non perde mai occasione per ricordarci come gli bruci ancora per la sconfitta di 15 anni fa.
cosa c’entra? sono sempre stato con de luca ma questa sua ultima bravata é un tonfo inequivocabile. Ma oggi é una bella giornata e domani sará lunedi…w de luca!