Fonderie Pisano: il Tar accetta le tesi difensive delle fonderie e “bacchetta” la Regione

La redazione

SALERNO – Un’altra tappa, probabilmente quella più importante, si è consumata dinanzi al Tar di Salerno nell’ambito della vicenda (strana ed incomprensibile) che vede da anni contrapposti il comitato civico Salute e Vita (presieduto da Lorenzo Forte) e la società proprietaria delle fonderie.

Poco fa il Tar ha accolto le tesi difensive ed ha sospeso i provvedimenti di chiusura dello stabilimento emanati dalla Regione Campania.

Nei prossimi giorni affronteremo con  serenità l’argomento ed analizzeremo tutte le motivazioni poste a base della decisione dei giudici amministrativi; motivazioni che dopo una rapida lettura ci appaiono assolutamente cristalline e, per certi versi, dovute.

In questa sede ci limitiamo a pubblicare il dispositivo finale della decisione che il Tar ha assunto nel pomeriggio di oggi e il comunicato stampa diffuso dall’azienda:

 

1) Decisione Tar:

 

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda), accoglie la domanda cautelare e per l’effetto:

a) sospende l’efficacia dei provvedimenti impugnati nei sensi meglio chiariti in motivazione, impregiudicato il potere delle Amministrazioni di rinnovare, nelle more della definizione del presente giudizio, l’attività procedimentale necessaria a valutare se e a quali condizioni sia possibile il prosieguo dell’attività imprenditoriale.

b) fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 19.12.2018. Compensa le spese della presente fase cautelare.

 

La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Salerno nella camera di consiglio del giorno 28 marzo 2018 con l’intervento dei magistrati: Maria Abbruzzese, Presidente – Paolo Severini, Consigliere – Michele Conforti, Referendario, Estensore – L’ESTENSORE IL PRESIDENTE: Michele Conforti Maria Abbruzzese.

 

 

2) Comunicato azienda:

 

Abbiamo appreso nel pomeriggio di oggi della decisione del TAR Salerno che – con estremo equilibrio – ha constatato la confusione procedimentale che ha portato alla chiusura della azienda, rilevando la violazione dei principi di tipicità e legalità contenuta nei provvedimenti adottati dagli Uffici della Regione Campania. Con soddisfazione – per l’azienda, i lavoratori e la nostra famiglia – è stato riconosciuto il diritto dell’impresa alla prosecuzione dell’attività industriale, che è – giova ricordarlo – preesistente allo sviluppo urbanistico della città.

Il TAR ha ritenuto che un’eventuale chiusura dello stabilimento comprometterebbe definitivamente il diritto dei lavoratori ed il pari diritto all’iniziativa economica, aprendo la strada ad un eventuale contenzioso con possibili ricadute negative sui saldi di finanza pubblica del bilancio regionale.

Del resto, la società è sempre stata sicura che la continuazione dell’attività industriale non costituisce pericolo alcuno sia perché tutti i controlli sanitari effettuati negli ultimi 10 anni sui dipendenti non hanno evidenziato patologie legate al processo produttivo e sia perché il sistematico monitoraggio – specialmente nell’ultimo anno – non ha mai accertato il superamento dei limiti autorizzati di emissioni.

L’impresa resta comunque disponibile ad ottemperare a tutte le prescrizioni che l’Autorità intenderà impartire per garantire la limitazione del rischio ambientale anche in sede di Conferenza dei Servizi, dove , finalmente, il progetto di migliore mitigazione del predetto rischio ambientale – presentato in illo tempore dalle Fonderie Pisano – potrà essere al più presto (si spera) analizzato.

Il tutto – è bene ricordarlo – nella consapevolezza che l’impresa sta profondendo il massimo impegno anche sul versante dell’individuazione di una nuova localizzazione dell’impianto produttivo dotandolo delle tecnologie più avanzate in termini di impatto ambientale e di tutela della salute. F.to Fonderie Pisano & C. SpA Amministratore Guido Pisano – Salerno, 29 marzo 2018

 

 

 

 

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