Aldo Bianchini
SALERNO – Negli ultimi venticinque anni non ho mai capito perché a Vincenzo De Luca viene concesso il privilegio di sparare cazzate senza che nessuno (stampa compresa, tranne i penta stellati negli ultimi anni, ma anche loro senza fare una disamina attenta e puntuale) provveda ad un’analisi dettagliata delle cose senza senso che dice sull’onda di un asfissiante presunzione di essere soltanto lui il custode della verità.
L’ultima l’ha sparata nel corso della direzione regionale del PD tenutasi la sera del 20 marzo 2018; dalla fonte di “Salernonotizie.it” apprendo che De Luca, tra l’altro, avrebbe detto ““Com’è possibile che un ceto incompetente come quello dei Cinque Stelle sia arrivato a metà dell’elettorato meridionale? La ragione ci aiuta a capire che c’è una spiegazione. Negli anni passati quando leggevamo il voto della Terra dei Fuochi pensavamo all’inquinamento camorristico. Quando c’era l’onda di centrodestra, Cesaro, la camorra, i rapporti, qualche iniziativa giudiziaria ha dimostrato che c’erano collegamenti””.
Vorrei precisare e portare all’attenzione del governatore che in via preliminare non è possibile dare dell’incompetente a chi non ha ancora avuto modo di dimostrare le sue qualità di governo. Gli elettori hanno votato il Mov. 5 Stelle per altre ragioni (ben note anche a De Luca) e non perché a tanto sospinti dalla camorra che, comunque, si muove sempre in silenzio ed a 360°; se lo ricordi il governatore. Pensare all’inquinamento camorristico tout-court mi sembra assolutamente riduttivo se si tenta di incanalarlo soltanto verso una parte politica; se l’inquinamento c’è, esso è diretto verso tutte le forze politiche. Punto.
Ma De Luca non si ferma ed aggiunge: “”Ora io capisco che in una stagione politica favorevole vai al 40%, 50%. Ma il 70% non è fisiologico. Non ne ho parlato per non dare l’immagine di un alibi cui ci aggrappavamo ma anche questo è un dato su cui riflettere, come sulle forze oscure che si adoperano per decidere le elezioni””.
Bravo !! il 70% non è mai fisiologico. Nell’analisi del voto del 4 marzo posso anche essere perfettamente d’accordo con lui ma a patto che mi spieghi perché soltanto lui a Salerno è stato capace di prendere il 70% e poi di trasferirlo anche ad altri senza alcun inquinamento camorristico. Per crederci bisognerebbe pensare che soltanto De Luca, come un miracolato predestinato dal Signore, riesce a scegliere tutte le mosche bianche, anche tra i molti imprenditori casalesi, che hanno inondato e investito Salerno dal 2006 in poi, cioè dopo l’accordo spurio ma ormai palese tra lui, Nicola Cosentino e Edmondo Cirielli per fare squadra e battere clamorosamente Alfonso Andria nella corsa a Sindaco di Salerno; ma la storia giudiziaria nostrana di questi ultimi anni inficia il principio enunciato e strombazzato dal kaimano in tutte le salse mediatiche. Insomma, come dire, quando vincono gli altri (soprattutto se del centro destra o dei penta stellati) è colpa delle imprese camorriste di Casal di Principe, quando vince lui è opera delle imprese casalesi che si atteggiano a “vergin di servo encomio” nell’ottica di un “codardo oltraggio” nei confronti di tutte le altre imprese in odore di camorra.
Ho scritto altre volte, e non mi costa niente ripeterlo, che io non conosco i meccanismi delle strategie politiche, ma da anziano e vaccinato cittadino mi chiedo come sia possibile che la camorra e la mafia stiano sempre dall’altra parte rispetto a chi perde. Solo per esempio; quando in Sicilia Berlusconi fece filotto si parlò della mafia, quando la cosa fu ripetuta dal PD la mafia era emigrata in massa.
Questa cosa non mi va giù; tanto da non capire nemmeno perché De Luca ha candidato il figlio proprio nella terra dei fuochi e dei casalesi; dove peraltro è stato eletto dopo la sonora bocciatura di Salerno. Tutto questo al netto del mio pensiero che è e rimane indipendente e, quindi, disposto a credere, come credo, che tutta la storia politica di Vincenzo De Luca, da tangentopoli ad oggi, sia “linda e pinta” come del resto lo è quella della stragrande massa di elettori che va in cabina e vota cinque stelle.
Non so se De Luca dovrebbe chiedere scusa agli elettori come ha dichiarato con forza il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che, dando per buono il ragionamento deluchiano, potrebbe essere stato eletto anch’egli grazie alle “forse oscure” evocate dal governatore; l’atto delle scuse è una cosa che uno deve sentire, altrimenti è meglio astenersi. Ma so per certo che milioni di elettori sono lindi e pinti pur essendo coscienti (come me) che la camorra e la mafia si intrufolano dovunque, anche nella monnezza.