PADULA – La soia è una leguminosa che fa parte dell’alimentazione soprattutto dei popoli orientali, ma che negli ultimi anni ha conosciuto un discreto successo anche qui in Occidente. La soia, in quanto legume, è conosciuta per il suo alto contenuto di proteine ed amminoacidi facilmente digeribili.
Tra le sostanze presenti nel seme di soia oltre alla lecitina, un fosfolipide molto usato come emulsionante dall’industria alimentare e cosmetica, ricordiamo gli isoflavoni e le saponine.
Da un punto di vista fisiologico sembra che gli isoflavoni si comportino come fitoestrogeni, o estrogeni vegetali e che, se assunti, abbiano un effetto regolatore naturale sulla produzione ormonale corporea nella donna. Le saponine contenute negli estratti del seme di soia rendono maggiormente biodisponibili gli isoflavoni, e per questo la loro presenza dovrebbe essere sempre garantita in quei prodotti ad attività fitoestrogenica.
Il recente interesse clinico e farmacologico per la soia e i suoi derivati è provato dai molti studi epidemiologici effettuati sulle popolazioni asiatiche che, come già detto, sono grandi consumatori di soia.
Questi studi hanno evidenziato come, nella popolazione orientale, ci sia una minore incidenza di problemi legati al climaterio, di casi di osteoporosi, di cancro al seno, di malattie cardiovascolari e di cancro al colon.
Numerosi studi farmacologici, insieme alle evidenze epidemiologiche, hanno dimostrato che esiste una correlazione tra consumo di soia e riduzione dei casi di cancro al seno. Molto interessante lo studio epidemiologico che ha dimostrato come donne asiatiche trasferitesi negli USA, cambiando il loro regime alimentare, avessero la stessa probabilità di ammalarsi di cancro al seno quanto le donne occidentali! In Canada è stato condotto uno studio su più di 3000 donne in pre-menopausa o in sovrappeso in cui l’assunzione giornaliera di fitoestrogeni ha ridotto l’incidenza di cancro mammario. Per le donne invece in post-menopausa la ricerca non ha evidenziato nessuna incidenza.
Comunque, dal punto di vista prettamente terapeutico, la soia ed i suoi derivati, sempre sotto parere del proprio medico, possono essere utilizzati efficacemente per la prevenzione e trattamento dei disturbi lievi riguardanti il climaterio, come caldane, secchezza vaginale, sbalzi di umore, magari in associazione ad altri prodotti fitoterapici o farmaci allopatici.