da Stefania Battista
Un minuto di silenzio per ricordare il Sindaco e l’amico Gianfranco Lamberti. Mimmo Volpe nella “sua Bellizzi” ha voluto iniziare così l’ultimo appuntamento della campagna elettorale, affidando ai suoi concittadini ed ai suoi amministratori il testimonial dello sprint finale.
E ad introdurre la serata è stato il figlio Andrea, giovane che ha parlato direttamente ai suoi coetanei. “Lo so che siete arrabbiati e vedete tutto ciò che non funziona. Ma il nostro futuro a chi vogliamo affidarlo? Io sono rimasto qui pur avendo avuto mille occasioni di andar via, ma ho voluto restare. Perché io credo che sono gli uomini che fanno la differenza, ed è a loro che dobbiamo affidarci. E’ bella la protesta ma dietro ai simboli ci sono gli uomini e quindi votando un simbolo voterete degli uomini. Li conoscete? Sapere cosa sono in grado di fare?”
E sulla mancanza di confronto e di proposte sono intervenuti anche tutti i presenti sul palco.
Cosa chiediamo alla Politica? – ha detto Nicola Pellegrino – I problemi non nascono come i funghi, ma hanno una storia. Voi da quale medico andreste per curarvi da uno che esercita da trent’anni e può mettere in campo la sua esperienza o da chi ha appena cominciato?”
Appassionato e sanguigno l’intervento di Vitantonio Strifezza , più pacato e riflessivo quello di Antonio Cuomo, schiette e veementi le due donne, l’assessore Fabiana Siani e la presidente del Consiglio comunale Antonella Capaldo.
Ed infine è toccato al candidato.
“Sono stato tra la gente. Come sono abituato a fare. Ho incontrato e parlato con tutti quelli che me lo hanno concesso. E spesso mi sono trovato di fronte a chi aveva deciso di votare un simbolo senza chiedersi chi votasse in realtà, chi fosse l’uomo o la donna dietro quel simbolo. Beh… per quanto mi riguarda mi conoscete, conoscete la mia storia ed il mio impegno. Sono convinto che questo collegio, con la nostra storia politica, lo andremo a vincere, perché se assumo un impegno per questo territorio con chi vorrà darmi il proprio consenso, io lo porterò a termine. Vorrei per una volta che nella mia città, nella mia amata e bella comunità ci fosse concordia, e uscisse un voto che possa premiare l’uomo e il buongoverno, fuori dagli steccati politici di destra, sinistra e centro. Alla mia città chiedo di darmi una mano a votare e premiare la buona politica”.