Landolfi: tra ipocrisia, passato e futuro

Aldo Bianchini

SALERNO – Statista, si o no ?  Politico, si o no ? Amministratore, si o no ? Politicante, si o no ?  Sono queste le domande che tutti si pongono quando si parla di una persona che naviga nei meandri della politica, della gestione della cosa pubblica o degli affarucci da bottega in particolare. Un personaggio politico, se vuole essere considerato tale deve sempre e comunque sapersi relazionare con il prossimo e con la gente cercando di dire la verità, soltanto la verità, nient’altro che la verità. Soprattutto quando questa verità attiene il passato, un passato pieno di dubbi e di pettegolezzi, per non dire altro. Fatta questa necessaria premessa, scendiamo ora nel caso specifico. Poco tempo fa il segretario politico del PD della provincia di Salerno, Nicola Landolfi, è stato intervistato dai colleghi del sito www.trasparenzaelegalità.net sulla vicenda della “strada fantasma denunciata da Angelo Vassallo” , il famoso “sindaco pescatore” forse eccessivamente mitizzato nel ricordo anche di chi lo ha conosciuto e, probabilmente, lo evitava, ucciso barbaramente da mano ignota la sera del 5 settembre 2010. La risposta di Lanbdolfi mi è apparsa davvero surreale ed assolutamente lontana da qualsiasi possibile catalogazione (statista, politico, amministratore, politicante !!), tanto è stata assurda ed incomprensibile. Insomma del tipo “scurdammoce ‘o passato che è meglio” . Per i non addetti a lavori voglio soltanto ricordare che la vicenda della strada fantasma tra Pollica e Casalvelino fece molto clamore quando Angelo Vassallo interrogò il suo compagno di partito (sempre PD!!) Franco Alfieri che all’epoca era assessore provinciale ai lavori pubblici e già sindaco di Agropoli. Ma eccoci alla domanda posta serenamente dai colleghi: <<Segretario Landolfi, Vassallo viene ricordato, tra le altre cose, anche per le denunce sulla Pollica-Casalvelino da cui è poi partita l’inchiesta “strade fantasma”>>. La risposta è stata semplicemente allucinante e dice pressappoco così: <<”Il segretario provinciale del Pd ritiene che il partito non si debba occupare del fatto che l’allora assessore Alfieri non abbia mai risposto alle numerose segnalazioni del “sindaco pescatore. È una vicenda che non conosco nel merito e nel dettaglio. Credo che nella sua attività di consigliere provinciale abbia fatto 300mila denunce, non solo quelle della strada fantasma. Avrà spesso denunciato anche l’acqua fantasma o i rifiuti fantasma o altri servizi fantasma. >>. Gli intervistatori, però, incalzano e chiedono: <<Però l’allora assessore provinciale ai Lavori Pubblici (del Pd) non ha mai risposto a queste segnalazioni. Gli avete mai chiesto il perché di questo suo comportamento?>>. Laconica e sempre più inquietante la risposta di Nicola Landolfi: << Noi facciamo politica nel presente e nel futuro. Io all’epoca dei fatti mi occupavo d’altro quindi bisognerebbe chiedere ai protagonisti di quella vicenda politico-amministrativa. Ma non credo sia una questione di cui si debba occupare il Partito democratico”>>. Gentile segretario Landolfi chi si deve occupare di queste vicende se non, in primis, il Partito Democratico che in fatto di legalità e trasparenza si pone sempre al di sopra di tutto e di tutti. Insomma mica può occuparsene il cittadino di turno, prima della magistratura le risposte competono ai quadri politici di ogni ordine,colore e grado. E poi c’è un altro aspetto inquietante che emerge dalle risposte di Nicola Landolfi. Riferendosi all’attività di consigliere provinciale di Vassallo dice: “”Credo che nella sua attività di consigliere provinciale abbia fatto 300mila denunce, non solo quelle della strada fantasma. Avrà spesso denunciato anche l’acqua fantasma o i rifiuti fantasma o altri servizi fantasma”. Sinceramente questa dichiarazione, se rispondente al vero, è una vera e propria bomba che implode all’interno del PD che fino a prova contraria ha sempre mitizzato la figura di Vassallo, almeno dal 5 settembre 2010 in poi. Adesso il segretario provinciale del partito dice, quasi in tono beffeggiante (se capisco bene l’italiano!!) che Vassallo aveva fatto almeno 300mila denunce facendolo passare come un personaggio rompiscatole e non più credibile sul piano politico ed amministrativo. Insomma se uno denuncia sempre, solo e soltanto, alla fine rompe gli schemi della credibilità, almeno sul piano politico. La mia ipotesi non sembra azzardata perché lo stesso Landolfi dice che “avrà spesso denunciato anche l’acqua fantasma o i rifiuti fantasma o altri servizi fantasma”. Al momento non so se all’interno del PD provinciale ci sia qualcuno in grado di smentire le parole del segretario che anche a livello personale non avrebbe mai dovuto pronunciare. Se ciò non accadrà potremo dire di trovarci di fronte alla deriva di un partito che si avvia verso l’autorità monocratica di poche e ben individuate persone. Infine, per dirla proprio tutta, il segretario Nicola Landolfi invece di trastullarsi con la presunta incompatibilità del presidente della provincia Edmondo Cirielli (seduto su due poltrone!!) pensasse a dare risposte serie, concrete e ravvicinate sul passato del PD che, lo voglia o no, è anche il suo passato.

 

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