Voglio vederti danzare , si presenta il libro di Emilio Sarli ad Atena Lucana

da Uff. Stampa

L’evento, organizzato dall’Associazione “Amici in Movimento” in collaborazione con il comune di Atena Lucana, è previsto per il 24 febbraio nella sala riunione del museo archeologico.

È in programma domenica 25 febbraio, alle ore 17.00, presso la Sala Riunione del Museo Archeologico (Via Santa Maria) di Atena Lucana (SA) la presentazione del libro Voglio vederti danzare. Un viaggio estatico dal Satiro di Mazara al Satiro di Armento (Bonfirraro editore) di Emilio Sarli.

Durante l’evento, organizzato dall’Associazione “Amici in Movimento” in collaborazione con il comune di Atena Lucana , interverranno a discutere con l’autore, il sindaco, Pasquale Iuzzolino, il presidente dell’Associazione Amici in Movimento, Francesco Bellomo, l’archeologa, Mary Rosa Lacerra e il presidente nazionale di Fare Ambiente, Vincenzo Pepe. Modererà l’incontro il giornalista di Uno TV, Pietro Cusati.

Il romanzo storico Voglio vederti danzare,  pubblicato dalla Bonfirraro editore, racconta le vicende di due opere d’arte che impreziosiscono il magnifico patrimonio artistico del nostro Paese: il Satiro Danzante di Mazara del Vallo e il Satiro Pugnante di Armento, due sculture in bronzo che la critica considera degli originali greci e magnogreci. Il libro trasforma le creazioni artistiche in narrazione letteraria, con l’intento di far uscire dai musei alcune di queste storie nascoste tra le opere d’arte, e di esaltare la bellezza del nostro passato di arte e cultura.

Come afferma l’autore, Emilio Sarli, il romanzo contiene “storie scappate dai musei, che arrivano dal passato remoto e vogliono dire della grande bellezza: di una scultura, di un paesaggio, di un volto. Chi vorrà leggermi, ripercorrendo le singolari peripezie del satiro danzante di Mazara del Vallo e del satiro pugnante di Armento, si specchierà in un’epoca nella quale soffiava il vento dell’arte mirabile di Prassitele e di Lisippo e si gonfiavano i sogni imperialisti di Alessandro Magno e di Alessandro il Molosso.”

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