Felice Bianchini junior
POTENZA – Non ci sono soltanto numeri importanti a smentire le critiche mosse dai vertici regionali della Cgil verso la Neurochirurgia del San Carlo. Proprio ieri, mentre veniva diffusa la nota sindacale polemica, il primario Giovanni Vitale e la sua equipe erano impegnati in sala operatoria per affrontare e risolvere un complicato tumore cerebrale, un intervento di alta complessità.
M. C. è una donna di 37 anni, affetta da voluminoso meningioma della rocca petrosa. Un tumore benigno ma collocato in una sede difficile, alla base del cranio, che fa sì che non tutti i centri neurochirurgici di Italia lo operino. L’intervento, durato 5 ore, è stata effettuato utilizzando anche il monitoraggio elettrofisiologico ed è perfettamente riuscito.
“Non è soltanto un caso – commenta soddisfatto il direttore sanitario Antonio Picerno – appena la settimana scorsa era stata effettuata un’altra operazione complessa per asportare un tumore. C’è quindi anche tanta qualità e non soltanto un semplice incremento della quantità nella esponenziale crescita del reparto nei sei mesi di attività di Vitale come primario. In una disciplina complessa come la Neurochirurgia sei mesi sono un tempo brevissimo per delineare progetti e percorsi. Eppure i numeri parlano chiaro. Rispetto al primo semestre 2016 i pazienti dimessi sono passati da 246 a 336 (+36.6%) mentre il peso medio, che definisce la complessità degli interventi, è aumentato di 20 centesimi di punto, da 2.05 a 2.23 determinando un maggior peso economico del 53%: circa un milione di euro in più incassato