PADULA (14/07/2017) – La Certosa di San Lorenzo diventa fondale scenografico di VB82, performance artistica di Vanessa Beecroft, prodotta da Art+Vibes e in collaborazione con la Galleria Lia Rumma. Avvenimento, questo, che s’inscrive nel progetto Il cammino delle Certose – I percorsi dell’anima ideato dall’Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania che prevede un calendario d’interessantissimi appuntamenti artistico-culturali nelle tre certose protagoniste: la Certosa di San Martino di Napoli, la Certosa di San Giacomo di Capri e la già citata Certosa di Padula che ha dato il via ieri a questa manifestazione. Si è aspettato l’abituale orario di chiusura al pubblico del sito per aprire le porte alla visita gratuita dell’istallazione della Beecroft, nella fattispecie un tableu vivant, medium espressivo che più caratterizza l’artista di origine genovese. I corpi utilizzati per dar vita a questa sua nuova estetizzazione della realtà non sono femminili, come nella maggior parte dei suoi lavori, bensì maschili, ed esattamente quindici (perché si, a dispetto del titolo Thirteen Christs non erano tredici, a contarli). Il pubblico s’incammina così nel corridoio che porta al refettorio e, prima di entrare viene invitato all’assoluto silenzio, per rispetto alla meditazione sull’ultima cena che stanno per osservare. Nel mezzo della stanza è posto un piano di legno, rialzato e obliquo (l’artista usa dare una disposizione architettonica alle sue installazioni, non lasciando nulla al caso) sul quale sono posizionati i performers, ricoperti di una tunica trasparente ed impassibili. Non interagiscono in nessun modo né tra di loro né con il pubblico, rendendo viva e tangibile l’aura dell’opera d’arte che stanno mettendo in atto. I visitatori possono girare intorno, osservarli dalle più diverse angolazioni o anche sedendosi sugli scranni laterali, a infondere maggiormente il senso di contemplazione religiosa un diffusore d’incenso, il cui odore intenso si sparge per tutto l’ambiente. La scena suggerisce allo spettatore un senso d’inspiegabile soggezione, come se si fosse in presenza di un reale avvenimento mistico ma anche di straniamento surrealista. Man mano i corpi assumono anche diverse posizioni: da quella in piedi seduti, da seduti distesi, alcuni, dalla bellezza eterea e dallo sguardo perso e profondo sembrano in posa per una copertina di qualche rivista d’alta moda. Vanessa Beecroft ha collaborato anche nel mondo della moda con lavori per marchi come Tod’s e Sisley e, in generale, tutte le sue opere hanno un tocco glamour, patinato, in linea con la sua dichiarata ricerca della perfezione. In questo senso è da notare la scelta delle eleganti calzature in colore carta da zucchero che fanno discostare questi “Cristi velati” dalla più tradizionale rappresentazione iconoclastica di Gesù. Ma la performance artistica non si ferma qui: sul calar della sera, dalle scale dell’entrata della Certosa circa trecento figuranti indossanti un saio di tela bianca simile a quelli utilizzati dai monaci Certosini, ingaggiati tra gli abitanti del posto, formano una processione che riporta indietro nel Medioevo e, a rendere il momento ancora più suggestivo, il risuonare di campane, che casualmente rintoccano proprio nel mentre. Reggendo dei ceri, accesi prima d’incamminarsi lentamente giungono fino al Chiostro Grande, girandoci intorno per terminare la sfilata nel Refettorio. Il tutto è stato ripreso minuziosamente, i visitatori avvertiti hanno acconsentito implicitamente all’utilizzo della loro immagine divenendo così, anche loro, figuranti della VB82. Prossimo appuntamento del Cammino delle Certose si terrà il 21 luglio a Napoli, presso la Certosa di San Martino.