Aldo Bianchini
SASSANO – “Largo ai giovani” è l’espressione più ricorrente (ma anche più abusata !!) che è possibile ascoltare nel contesto di ogni occasione pubblica in cui si parla di lavoro e di giovani; un ritornello che i veri giovani hanno mandato a memoria e dal quale non si fanno più incantare ma che è ancora utile ai “vecchi soloni” della politica e delle istituzioni per pontificare e sbandierare tuttora annunci, proclami e promesse basate sul nulla.
Nonostante gli sforzi non si riesce ancora, purtroppo, a superare quella specie di fossato, quasi come una trincea, che esiste tra il mondo dei giovani e quello dei vecchi; un mondo di mezzo che nel corso dei decenni è diventato sempre più paludoso e, forse, insuperabile. Eppure sarebbe sufficiente che i vecchi facessero veramente “largo ai giovani” e che i giovani fossero ben disposti ad “ascoltare qualche consiglio serio dei vecchi”, non fosse altro che anch’essi hanno attraversato sia il mondo dei giovani che quello di mezzo maturando esperienze e progettualità. Insomma, come dire che i vecchi non producono più delfini per timore che i giovani una volta diventati delfini fanno di tutto per farli fuori (sempre politicamente, s’intende !!).
Appartenendo al mondo dei vecchi ed avendo diretto più televisioni e vari giornali non perdo mai occasione per incitare i giovani ad andare avanti da soli, a sgomitare per affermarsi ma anche ad ascoltare le cose buone (poche in verità !!) che i vecchi sono in grado di offrire a costo zero. Difatti ho avuto tanti delfini e tanti di essi oggi vivono e lavorano tra Rai, Mediaset e Sky. Per questo non mi fido, difatti, delle pur apprezzabili dichiarazioni dell’on. Sabrina Capozzolo (che probabilmente in questo momento appartiene al mondo di mezzo) quando insiste nel raccontare il suo percorso politico e pubblico fondato sull’associazionismo e sulla cittadinanza attiva; a lei è andata bene anche se certamente è come una mosca bianca che ha avuto, almeno per una volta, la grande occasione della vita per sedersi in Parlamento. Tutto il resto del mondo dell’associazionismo non porta molto avanti se non verso l’inclusione in un sistema di potere, costruito e gestito da altri (soprattutto vecchi) che tendono più al contenimento ed alla soppressione dei poderosi sussulti giovanili, piuttosto che impegnarsi a preparare le nuove classi dirigenti.
Molto più comprensibile, invece, il linguaggio semplice e mai elaborato di Tommaso Pellegrino (sindaco di Sassano e presidente del Parco Nazionale); è andato avanti da solo ed ha sgomitato per affermarsi in un altro territorio per poi ritornare alle sue origini e mettere a frutto l’esperienza che aveva maturato senza passare attraverso la tagliola dell’associazionismo e/o della vita di partito (ammesso che ci sia ancora qualche partito !!) che sul territorio del Vallo di Diano ha prodotto soltanto consenso per altri, tutti quegli altri che da oltre trent’anni governano il comprensorio e che molto difficilmente fanno “largo ai giovani” se non in determinate e speculari occasioni. In questa chiave bisogna leggere il messaggio di Tommaso Pellegrino che rappresenta le istituzioni ma che dalle stesse riesce a distinguersi per autonomia e indipendenza. Non a caso, lui che non è più giovanissimo e neppure vecchio, non ha esitato ad invitare ed incitare i giovani dell’associazione ad andare avanti a testa bassa ed è stato anche capace di aprire la porta alla riconosciuta esperienza di un vecchio avversario (già sindaco ed assessore provinciale) come Gaetano Arenare che in passato per i giovani ha fatto, comunque, tanto. Ecco, questa è la chiave del successo; riuscire a mediare tra vecchio e nuovo darà sempre risultati positivi in termini di progettualità e di benefici per la comunità.
Mi rendo conto che lo spazio è pochissimo e che gli spiragli di farcela e di vincere sono ristrettissimi, ma ho avuto la netta sensazione che le decine di giovani della nascente associazione FAQ-TOTUM, soprattutto per come le brillanti Antonella Inglese, Maria Cristina De Luca e Lucia Inglese (tutte professioniste di primo piano) si sono espresse nei rispettivi interventi nell’aula multimediale del Comune di Sassano, tutto questo lo hanno capito benissimo. Tanto è vero che la presidentessa Antonella Inglese, anche se velatamente e con molta umiltà, ha fatto capire benissimo che la sua associazione non si porrà come antitesi alle istituzioni ma che avrà con esse un dialogo costruttivo nell’ottica di un discorso alla pari ed utile al raggiungimento degli obiettivi di legalità, trasparenza ed autonomia che sono alla base del loro movimento ben lontano da schieramenti e/o ambizioni politiche. Alle spalle hanno un altro giovane professionista, Gaetano Spano, che prestato occasionalmente alla politica sta dando risultati davvero apprezzabili sul piano della proposizione progettuale portata avanti sempre con grande umiltà su tutto il territorio valdianese.
Ed è questo lo spirito, a mio avviso, che ha mosso questi giovani nella ricerca meticolosa di quei piccoli segmenti sui quali investire le risorse della loro professionalità a cominciare dal titolo dato all’associazione che seguendo lo spelling di FAQ e di TOTUM porta a capire che i giovani di tre province (Salerno, Avellino e Potenza, con prevalenza di sassanesi) si sono aggregati per andare alla scoperta delle “domande frequenti poste su un determinato tema non trascurando la trasversalità delle molteplici tematiche”. In pratica i giovani della FAQ-TOTUM hanno preferito la strada senza dubbio più difficile nel nome dell’indipendenza dal pericolo di inquinamento che inevitabilmente la politica porta con se in un territorio costellato da una miriade di associazioni e pro loco che, comunque, si sono impantanate nella ricerca ossessiva di piccole manifestazioni, sacrificando lo spirito giovanile di rivolta e cambiamento al magro ottenimento di piccoli sussidi.
Certo, bisogna anche raccogliere l’invito di Raffaele Accetta (presidente della Comunità Montana e sindaco di Monte San Giacomo) motivato dall’esigenza di collaborazione con l’Ente da lui rappresentato che ha già avviato un progetto di collegamento con le molteplici esigenze organizzative del sistema complessivo per la valorizzazione del territorio passando dalla cultura all’ambiente; ma è giusto che i giovani della FAQ-TOTUM non si lascino trascinare in un discorso che potrebbe risultare inquinante e riduttivo anche, e non soltanto, per il primo “progetto pilota” sulla valle delle Orchidee, denominato “ORCH-IDEA” che la stessa associazione ha partorito.
La presidentessa Antonella Inglese non ha alcuna aspirazione giornalistica o politica, come astutamente sussurrato dall’ottimo coordinatore dei lavori Pietro Cusati (detto Pierino); lei e la sua associazione intendono occupare uno spazio terzo e fuori dagli schemi e dai giochi del potere politico.
Insomma, per dirla tutta, l’idea progettuale dei giovani della FAQ-TOTUM non è assolutamente unica o speciale perché ce ne sono tantissime sia in provincia di Salerno che di Potenza come di Avellino; tutto dipenderà dalla capacità di indipendenza, di autonomia e di confronto costruttivo che i giovani riusciranno a sostenere nel loro percorso che si annuncia irto di difficoltà e che proprio per questo vale la pena di percorrere con fermezza.
E le tre giovanissime esponenti dell’associazione mi sono apparse ferme, decise e professionali.
direttore: Aldo Bianchini