da Antonio Sica
VALLO della LUCANIA – “Credo che il consolidamento della Banca del Cilento, di Sassano e del Vallo di Diano e della Lucania con la BCC di Buonabitacolo, attraverso una nuova aggregazione, sia da ritenere quasi naturale e nell’interesse di entrambe”. Lo afferma il direttore generale della Banca del Cilento Ciro Solimeno, che rompe gli indugi e conferma una notizia che circolava ormai da un po’ di tempo in modo non ufficiale, e che vede i già ottimi rapporti tra i due Istituti Bancari destinati a rinsaldarsi ulteriormente attraverso un nuovo “matrimonio”, dopo la felice aggregazione compiuta con la ex BCC di Sassano.
Solimeno, nel corso di una delle sue consuete visite nel Vallo di Diano, approfitta per fare il punto della situazione sul presente e sul prossimo futuro della Banca del Cilento. “Siamo particolarmente soddisfatti -spiega il direttore generale- del lavoro svolto dopo l’aggregazione tra la Banca del Cilento l’ex BCC di Sassano: sia nel primo semestre tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2016, ma ancora di più di questi primi mesi del 2017. Tutte le filiali hanno ormai recepito il modo di operare della ex Banca del Cilento e Lucania Sud, trasferendolo anche a vantaggio dei soci, dei clienti e del nuovo territorio che attualmente serviamo. Ha contribuito moltissimo -evidenzia Solimeno- anche la rete territoriale che siamo riusciti ad implementare con l’apertura della filiale di Atena Lucana, che sta dando risultati davvero interessanti ed importanti, ai quali si aggiungono potenzialità notevoli. Sono certo che tutti i nostri clienti e i nostri soci del Vallo di Diano possano essere contenti dell’operazione di aggregazione compiuta, che rappresenta un valore aggiunto ed un contributo notevole reciproco portato in dote sia dalla componente Banca del Cilento che dalla componente ex BCC di Sassano”.
A questo punto il direttore generale rivolge lo sguardo verso il prossimo futuro dell’Istituto di Credito con sede a Vallo della Lucania, e che opera già in tre regioni e in quattro province. “È ormai abbastanza noto -sottolinea- che la Banca del Cilento ha ottimi rapporti con la consorella BCC di Buonabitacolo, che presidia molto bene la parte sud del Vallo di Diano, congiungendosi poi con l’altro territorio della Basilicata, che è quello della Lucania Sud. La BCC di Buonabitacolo, con le sue filiali, copre un territorio che insiste e si incastra integralmente all’interno di due porzioni del territorio più ampio che noi serviamo: tra il territorio della Lucania Sud, con le filiali tra le altre di Maratea, Lauria e Viggianello, ed il territorio a nord, con le filiali di Sala Consilina ed Atena Lucana. Anche ragionando in una logica di futuro gruppo Nazionale -conferma Solimeno- credo che il consolidamento di queste due BCC attraverso una nuova aggregazione sia da ritenere quasi naturale, nell’interesse di entrambe. Così come è avvenuto con la consorella di Sassano, la Cilento cerca di dare sempre ampio risalto e rappresentanza alle realtà locali, perché riteniamo che non ci siano altri che possano operare meglio di loro. I matrimoni e le aggregazioni che nascono con consapevolezza reciproca, finalizzati ad un reciproco vantaggio, daranno sicuramente un meritevole valore aggiunto: sia per i soci delle due Banche coinvolte, ma principalmente a vantaggio di tutto il territorio”.
Anche in questo futuro matrimonio, così come già avvenuto con l’ex BCC di Sassano, non esistono sovrapposizioni tra i territori di competenza della Banca del Cilento e la BCC di Buonabitacolo. “È la conferma -chiarisce il direttore generale della Cilento- di una politica che abbiamo sempre adottato: noi non facciamo operazioni di aggressione o di sconfinamenti in territori altrui. Non l’abbiamo fatto in passato, nel nostro territorio di origine in Cilento dove conviviamo ormai da decine di anni con altre BCC ed in particolare con la BCC dei Comuni Cilentani, senza creare situazioni di difficoltà l’una con l’altra, e allo stesso modo ci siamo mossi anche entrando nel Vallo di Diano. Nel corso dell’operazione di aggregazione con l’ex BCC di Sassano -racconta Solimeno- Banca d’Italia ci chiedeva la costituzione della continuità territoriale, che avremmo potuto conseguire facilmente spostando una delle filiali della ex Sassano a sud, ad esempio nel territorio di Padula. Avremmo potuto farlo: abbiamo preferito effettuare la nuova apertura ad Atena Lucana, che era un territorio completamente sprovvisto di BCC, e che non era a sud del Vallo di Diano, territorio già ottimamente presidiato dalla consorella BCC di Buonabitacolo. Aprire in quel territorio una nostra filiale avrebbe significato creare problemi di «non buon vicinato» con una Banca come la BCC di Buonabitacolo che, invece, è da sempre nostra amica. E quindi l’abbiamo evitato, non l’abbiamo fatto perché non rientra nel nostro modo di operare fare operazioni di aggressione commerciale tra consorelle. Non nego -conclude il direttore generale Solimeno- che invece a volte manovre del genere le abbiamo subite, come Banca del Cilento: ma abbiamo fatto «spallucce», e queste iniziative non ci hanno danneggiato, anzi alla fine ci hanno dato maggiore merito e spinta verso le nostre operazioni future”.