CAVA de’ TIRRENI – Cava è una città europea, ma il sindaco non lo dice. Cava è la città per eccellenza, ma il sindaco non lo dice. Cava è la città della cultura, ma il sindaco non lo dice. Cava è la città dell’accoglienza, ma il sindaco non lo dice. Figuratevi cosa potrebbe accadere se il sindaco Vincenzo Servalli si mettesse ad imitare il governatore ed ex sindaco di Salerno e con proclami apodittici declamasse le virtù della sua bella e funzionante città che un tempo era stata definita “la piccola Svizzera”. Ma Servalli non è De Luca e pur chiamandosi Vincenzo riesce a fare senza parlare o blaterare più di tanto. E nel silenzio ovattato del suo modo di essere ha inanellato e sta inanellando successi su successi fino al punto di far trovare al governatore il piattino bello e pronto. Un piattino che riguarda una delle cose più care al kaimano: l’albero di Natale in piazza. Dovrà solo prendere atto ma non potrà farci più nulla, l’albero di Natale montato nella piazza principale di Cava de’ Tirreni è il più alto che ci sia in circolazione in tutta la provincia di Salerno; più alto anche dell’albero di De Luca che seppure sofisticato e dipinto di bianco è soltanto il secondo in ordine di grandezza rispetto a quello metelliano. E l’albero fa bella mostra di se, quasi come se parlasse mostra il petto gonfio di chi sa di essere il primo, il migliore. I cavesi ne vanno fieri e si assiepono sotto l’albero non tanto e non solo per ammirarne le sue qualità estetiche ma anche, se non soprattutto, per rinverdire, restaurare e ribadire le vecchie capacità di ogni cittadino cavese di distinguersi in bene nell’enorme panorama del variegato mondo sociale salernitano.
direttore: Aldo Bianchini