MILANO – L’inizio di una relazione amorosa? Comporta la ‘perdita’ almeno di un amico e di un familiare. A cercare di spiegare e chiarire meglio le dinamiche sociali dei rapporti d’amore e d’amicizia è stato oggi, in una lezione all’università Bicocca di Milano, Robin Dunbar, professore di Antropologia evolutiva all’università di Oxford e noto per aver elaborato la teoria secondo cui non si possono avere più di 150 amici, anche su Facebook. “Quando si inizia una storia d’amore – spiega – si perde almeno un amico e un parente. Solo che il familiare con il tempo ti perdona e lo recuperi, mentre l’amico no, lo perdi per sempre. E la causa non sta in un aut-aut del nuovo partner, ma nel fatto che si ha molto meno tempo da dedicare all’amico”. Dunbar ha anche spiegato che il nostro cervello è in grado di gestire fino ad un massimo di 150 amici, o meglio, “150 tipi di relazioni – continua – Gli amici più stretti infatti sono solo 5, poi c’é un nucleo un po’ più largo di 15 con cui si ha una relazione importante ma meno intensa. Centocinquanta è il numero limite che ci permette di essere altruisti e provare un senso di obbligazione verso gli altri. Ecco anche perché ai matrimoni è comune che si invitino 150 persone”. I rapporti di amicizia però con il tempo si perdono, si rovinano gradualmente, mentre quelli con i familiari sono più stabili e duraturi, anche se “possono terminare in modo drammatico con rotture decennali”. Quello che fa di un amico un ‘buon amico’ sono 5 caratteristiche, che condividiamo con loro. “Cioé l’avere gli stessi interessi – prosegue Dunbar -, gli stessi tratti di personalità, provenire dalla stessa città parlare la stessa lingua o dialetto, avere un’istruzione simile e soprattutto avere un senso dello humour simile”.
(fonte Ansa)