SALERNO – In tempi di crisi assoluta e globale quando una società, un consorzio o un qualunque assembramento di interessi riesce a produrre un solo euro di utile è già un miracolo, con un valore sicuramente aggiunto se l’utile è stato prodotto dal settore pubblico. Quando, poi, nel settore pubblico un Consorzio riesce a produrre addirittura circa 15mila euro di utile (con un margine industriale diretto complessivo di euro 3.728,621 -differenza tra merci vendute per euro 14.236.862 e costo del venduto per Euro 10.508.241-, pari al 26,2% delle vendite) si può a giusta ragione parlare di “miracolo economico” che, se non paragonabile a quello dei primi anni ’60 dell’intero Paese (ma in quel caso i dati furono sicuramente alterati ed enfatizzati dalle abili mani del ragioniere generale dello stato), deve essere preso a modello virtuoso da tantissimi altri organismo pubblici che si misurano con le esigenze del mondo imprenditoriale e commerciale esterno. La governance e il management del Consorzio Farmaceutico Intercomunale di Salerno (perché è di questo Consorzio che stiamo parlando) un’attività gestionale ottimale che ha reso possibile il conseguimento di risultati inimmaginabili; un’attività che si è concretizzata attraverso l’adozione di una serie di azioni, di provvedimenti e di interventi correttivi, finalizzati da un lato a creare condizioni di migliore competitività del Consorzio, dall’altro a creare le premesse per rimuovere nel medio termine le radicate precarie condizioni strutturali aziendali. Questo miracolo porta con se tre nomi e cognomi: Andrea Inserra (presidente del CdA), Francesco Sorrentino (direttore generale) e Romeo Nesi (direttore generale vicario – personaggio non amante delle prime pagine ma efficientissimo sul piano organizzativo) che insieme, e con l’aiuto non trascurabile dell’ottima proposizione mediatica del Consorzio curata dalla giornalista Daniela Faiella, hanno sradicato quello che nell’immaginario collettivo passa come il luogo comune del “settore pubblico nullafacente”. Nel CFI così non è da quando il nuovo CdA (composto da Andrea Inserra, Filippo Accardi, Antonio Agresti e Mauro Gnazzo) si è affidato alle cure terapeutiche fortissime dell’impeccabile direttore generale Sorrentino e di “Romeo Nesi” che è il suo vicario. Certo, queste cure molto forti e radicali hanno anche prodotto inizialmente panico e sconcerto tra quelli che erano abituati spocchiosamente ai vecchi tipi di gestione fino alla denuncia ed al licenziamento di alcuni dipendenti che avevano alterato (secondo l’accusa) alcuni conteggi contabili, ma alla fine i due cavalli di razza del Consorzio hanno dimostrato sul piano pratico di essere riusciti a portare una struttura pubblica su dati di bilancio invidiabili dopo averla presa da una posizione di totale disfacimento, anche sotto il profilo dell’immagine verso il mondo esterno. Nel CFI non ci sono poltrone da scaldare, per nessuno, ed in questo anche l’Assemblea dei Comuni (costituita da CAPACCIO: Sindaco Italo Voza; CAVA DE TIRRENI: Sindaco Vincenzo Servalli; EBOLI: Sindaco Massimo Cariello; SCAFATI: Sindaco Pasquale Aliberti e SALERNO: Sindaco Vincenzo Napoli) ha recitato la sua parte concedendo al nuovo CdA piena ed assoluta fiducia. Del resto la stessa Assemblea nella riunione del 17 giugno scorso (con la partecipazione di Franco Crescenzio, comune di Capaccio; di Paola Moschillo, comune di Cava dei Tirreni; di Massimo Cariello, comune di Eboli; di Roberto De Luca (alla sua prima uscita da assessore al bilancio), comune di Salerno; di Antonio Pignataro, comune di Scafati) aveva espresso ampia soddisfazione per il lavoro fin qui svolto dal CdA nell’ambito delle linee guida dettate dalla stessa Assemblea dei Sindaci ed aveva formulato gli auspici acchè il CdA continuasse su questa linea di assoluta legalità e trasparenza che sicuramente porterà il Consorzio verso nuovi e più importanti traguardi. Tutto questo ha consentito al presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Andrea Inserra, di rilasciare la seguente e pubblica dichiarazione: “Nel corso dell’esercizio 2015 è stato portato avanti un lavoro già avviato nell’anno 2013. Gli organi di governance ed il management aziendale si sono adoperati nel proseguimento dell’adozione di una serie di interventi correttivi, finalizzati da un lato a creare immediate condizioni di migliore competitività, dall’altro a definire ed avviare una strategia in grado di rimuovere nel medio termine le radicate precarie condizioni strutturali. Il principio ispiratore delle manovre adottate è stato orientato al perseguimento di efficaci livelli di equilibri industriale, economico, finanziario e patrimoniale, tali da attribuire al C.F.I. la qualifica di azienda efficiente a servizio di uno scopo pubblico, in grado realmente di offrire agli utenti servizi sanitari che, alla base, hanno logiche di produzione competitive ed in linea con il mercato di riferimento”. A sottolineare gli aspetti di legalità e trasparenza è stato, con meticolosa ed articolata esposizione, il direttore generale dott. Francesco Sorrentino: “Alla base della revisione gestionale del Consorzio è stata data la stura alla trasparenza su cui si basano tutte le procedure per il reclutamento di professionisti alle dipendenze ed in convenzione con il Consorzio. Un dato, questo, particolarmente significativo, considerando che in passato il personale veniva assunto con procedure non ispirate a criteri di pubblicità e Consorzio Farmaceutico Intercomunale (Ufficio stampa e comunicazione Responsabile: dott.ssa Daniela Faiella Via S. Visco 24/c 84131 Salerno – Tel. 0893076111 Fax 0893076120 – ufficiostampacfi@gmail.com trasparenza) ma attraverso la cosiddetta chiamata diretta, con logiche quindi molto diverse da quelle che attualmente guidano l’azione amministrativa del Consorzio. A tal riguardo si respingono fermamente le illazioni su un presunto aggravio di spesa connesso alle procedure avviate per il reclutamento della dirigenza, precisando che tutti gli atti sono stati trasmessi al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché ai competenti Uffici della Regione Campania e della Provincia di Salerno, strutture deputate dalla legge a seguire le varie fasi delle procedure concorsuali delle pubbliche amministrazioni. Si sottolinea che si tratta di una spesa che non incrementa di un centesimo di euro il costo attuale del personale, in quanto già sostenuta attualmente dal Consorzio mediante figure a tempo determinato e che è di gran lunga inferiore ai costi sostenuti in passato, fino al 2012, per la dirigenza”. Nella riunione dell’Assemblea dei Sindaci del 17 giugno 2016 è stato deliberato anche un altro aspetto importante che proietterà decisamente il Consorzio nel novero delle azienda che contano sul piano economico ed occupazionale su tutto il territorio provinciale: la trasformazione in Ente Pubblico. Difatti essendo il CFI un Consorzio di Enti Locali (i vari comuni) diventa automaticamente, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 165/2001, un ente pubblico a cui si applicano le normative ed i regolamenti vigenti delle pubbliche amministrazioni.