SALERNO – La comunità LGBTQI (Lesbian Gay Bisex Trans Queer e Intersex) a Salerno e in Campania è numerosa, attenta e sempre più consapevole del proprio ruolo e della propria forza politica. D’altronde, non potrebbe essere diversamente in una regione e in una città con radici storiche e culturali ben salde nel pacifico confronto tra gli uomini e nella costruttiva contaminazione delle idee. Una città vocata geograficamente all’apertura e al dialogo. Una città che può e deve ancora crescere in servizi e normative a tutela delle persone LGBTQI, soprattutto nel campo della salute, del lavoro e nel contrasto alle discriminazioni fondate su orientamento sessuale e identità di genere. Spesso si è parlato di Salerno come di una città proiettata sulla scena internazionale come città moderna, dalla grande architettura e dalla grande storia, di una città a misura delle donne come dei lavoratori, di una città per i giovani, di una città rispettosa e sicura, ma soprattutto di una “città laboratorio” in Europa sul tema dei Diritti Civili. Era quest’ultima una dichiarazione dell’ex sindaco De Luca, espressa nel corso delle manifestazioni che organizzammo intorno al Pride regionale del maggio 2012. Molte speranze allora si accesero in chi, come noi, vive sulla propria pelle il peso dell’esclusione e dello stigma sociale. La politica è cura e costruzione dello spazio entro cui si muovono i cittadini, inteso non solo come spazio fisico, urbano, ma anche e soprattutto come spazio delle relazioni, della solidarietà, della condivisione e della crescita civile. Se viene meno uno di questi due fini, la politica costruisce città vuote, città senza identità. A noi pare che nel dibattito che si sta sviluppando a Salerno intorno alla campagna elettorale si continua a pensare ad una città senza alcuni dei suoi cittadini; senza i cittadini della comunità lgbt. Nulla o poco è stato detto infatti sul tema dei diritti civili e delle discriminazioni delle persone gay, lesbiche e transessuali nel nostro territorio. Ecco perché Arcigay “Marcella Di Folco” Salerno, chiede ai candidati alle prossime Amministrative, un impegno chiaro e concreto: – l’istituzione dell’Assessorato alle Pari Opportunità e ai Diritti Civili, da estendere alla cittadinanza delle persone LGBTQI, contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere; – l’adesione del Comune di Salerno alla rete RE.A.DY, rete nazionale delle pubbliche amministrazioni che contrastano le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere; – sostegno ad iniziative di promozione e sensibilizzazione, a partire dale scuole, luoghi di lavoro, luoghi di aggregazione, per il contrasto alle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’idenitità di genere – iniziative volte alla formazione e all’inserimento lavorativo dei soggetti LGBT vittime di discriminazione sui luoghi di lavoro; -la formazione dei dipendenti comunali, con il supporto delle Università e delle associazioni LGBT, sulle tematiche LGBT, con particolare attenzione a quanti sono deputati alla sicurezza, ai luoghi della salute pubblica e dei servizi al pubblico più in generale; – azioni di sistema per la tutela della salute pubblica e della salute delle persone lgbtqi, in particolar modo per il mantenimento ed il potenziamento dei servizi legati alla prevenzione e alla cura delle Infezioni a Trasmissione Sessuale, HIV/AIDS.
direttore: Aldo Bianchini