SALERNO – Non si tratta né di fanatismo e neppure di apologia, è semplicemente amore incondizionato per un personaggio e per un uomo che portano solo un nome e un cognome: Giorgio Almirante. Amore sincero per l’uomo politico che più di tutti ha colpito il suo immaginario di giovane-bene della società salernitana, desideroso di giustizia e di legalità. Con queste parole può essere sintetizzata la vita e l’azione di Marco Falvella, candidato sindaco per il “Popolo d’Italia”, un raggruppamento politico di recente costituzione che si è fatto carico di un’eredità impressionante e difficilmente gestibile per le sue radici storiche, per i suoi valori e per i suoi ideali; ancora più difficile ai giorni di oggi che la storia, gli ideali e i valori sembrano essere scomparsi con il crollo della vecchia politica e l’avanzare impetuoso del personalismo più becero. “Bisogna ricostruire la destra” è questo l’assillante obiettivo di Marco Falvella in una città che pur essendo di gran lunga di destra vota inspiegabilmente a sinistra; o meglio vota un personaggio che proviene dalla sinistra ma che, più di tutti, rassomiglia (anche se vagamente) a quelli della destra di un tempo. La rivoluzione di Marco è proprio questa, ridare a Salerno un Comune che sia lo specchio della situazione reale, come se fosse una “casa di vetro” aperta h/24 ai bisogni ed alle esigenze della città e dei suoi cittadini, fino ad arrivare a predisporre addirittura dei centri di accoglienza per tutte le persone che vivono a rischio di ritorsioni per le loro denunce di legalità. Non solo, secondo Marco dovranno essere attivati centri di ascolto per i meno abbienti e riconvertire le strutture confiscate alla delinquenza organizzata. Ed ancora, bisognerà che l’opposizione in seno al Consiglio Comunale si attrezzi realmente ed assuma le vesti di un vero e proprio “controllore civico” visto e considerato che questa figura istituzionale è stata praticamente soppressa o non ha mai effettivamente funzionato. E poi c’è anche la grande passione per i diritti e la difesa dei familiari delle vittime del terrorismo “Urla nel silenzio” a dimostrazione della sua idea di cambiare le regole con una rivoluzione pacifica; da anni ha fondato e presiede un’associazione nazionale. Non è un visionario, Marco, ed ha ben piantati i piedi per terra e la sera del 26 maggio prossimo (giovedì) presenterà il suo programma nel salone del Grand Hotel al cospetto di personaggi d’eccezione ed ai tanti elettori che sicuramente gremiranno la sala. Scenderà di nuovo a Salerno “donna Assunta”, la vedova di Almirante, accompagnata da Edda Negri Mussolini e da Alberto Torreggiani insieme al presidente nazionale del partito “Popolo d’Italia” Francesco De Jaco. Sul palco salirà anche l’avvocato Antonio Calabrese, storico personaggio di destra e grande amico di Marco. La grande convention denominata “Ricostruire la destra” partirà dalle ore 19.00 e certamente appassionerà la platea che non farà mancare la sua partecipazione simile al “tifo da stadio”.
direttore: Aldo Bianchini