Da Mario Farano
CAVA de’ TIRRENI – Stamattina l’Ufficiale giudiziario ha bussato alle porte dei Sindaci di Cava e Vietri per consegnare una diffida con la quale i Comitati chiedono: ”di rispettare il mandato ricevuto dai consigli comunali, cioè di avviare il procedimento per la trasformazione della società Ausino, partecipata dai Comuni, in azienda di diritto pubblico.” Con la trasformazione in azienda veramente pubblica ci sarebbe un reale controllo sulla gestione del servizio idrico da parte dei Comuni e dei loro cittadini. Con ricadute positive sulla qualità e una riduzione delle tariffe. Purtroppo, incassate le delibere pro-trasformazione, a distanza di 7 mesi da esse, nessun atto concludente é stato compiuto da parte delle due amministrazioni. E il rischio é quello di arrivare tardi. Ciò perché la nuova legge regionale di riordino del Servizio idrico integrato approvata in dicembre, favorisce gli accorpamenti di società, come quella programmata nell’agosto 2014, che vedrebbe la fusione di Ausino con Salerno Sistemi, Asis e SIIS, le 3 utility salernitane. Da questo alla privatizzazione, di fatto e di diritto, il passo sarebbe breve. Del resto il Comune di Salerno ha già trasferito le partecipazioni detenute nel settore dell’Acqua in una Holding. Cosa significa questa fusione? concentrare in una sola società i ⅔ delle utenze domestiche e una percentuale ancora maggiore delle altre utenze (commerciali etc) della provincia di Salerno, collocate però solo su poco più di ¼ del territorio provinciale, quello meno montuoso, più infrastrutturato, insomma quello più redditizio. Un bocconcino appetitoso per chiunque ! Nel contempo il Comune di Salerno ha già messo sul mercato (la platea degli imprenditori amici) le azioni delle sue partecipate, che contengono anche il pacchetto azionario di Ausino. E il cerchio si chiude! I cittadini dei Comuni interessati sarebbero così privati di proprietà e controllo sul Bene comune Acqua. UNA IATTURA PER LE NOSTRE COMUNITA’ CHE POTREBBE ESSERE EVITATA SE I NOSTRI AMMINISTRATORI MANTERRANNO GLI IMPEGNI PRESI. Perciò facciamo presto, dobbiamo assolutamente prevenire questi progetti con l’accelerazione del procedimento di convocazione dell’assemblea di Ausino per la trasformazione. In questo senso, la diffida predisposta dall’avv. Franco Lupi.
direttore: Aldo Bianchini