Banche: due fratelli omozigoti denunciano la banca

Da www.agitalia.it

 

 

NOVARA – Francesco e Antonio C., classe 1917, gemelli omozigoti originari di Salerno ma residenti entrambi a Novara, si sono rivolti, alla nostra Associazione per rappresentarci quanto segue.

Qualche tempo fa, infatti, nel sistemare il mobilio di famiglia, i parenti dei germani hanno rinvenuto un Bot del valore di 100  lire risalente al 1937 (titolo al portatore), appartenuto, probabilmente, al padre Guglielmo.

Il titolo è stato fatto stimare da un nostro consulente contabile ed è risultato un valore monetario attuale, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per tanti decenni di giacenza nelle casse dello Stato pari a 4.950,00 euro.

I fratelli hanno conferito mandato al nostro ufficio legale per agire al fine del recupero della somma presso la Banca d’Italia obbligata ad “onorare” tutti i debiti esistenti dei vari Istituti bancari, anche se estinti, fusi od assorbiti prima dell’avvento della Repubblica Italiana.

Abbiamo presentato al Giudice di Pace di Novara (dove entrambi i ricorrenti hanno  la residenza), quale foro territoriale del consumatore, un decreto ingiuntivo per la riscossione della somma nella misura indicata.

Per informazioni relative alla riscossione di titoli di credito pubblici anche molto vecchi nel tempo (quali ad esempio : bot, libretti bancari e postali, buoni postali, polizze assicurative) è sufficiente scrivere alla nostra Associazione all’indirizzo agitalia@virgilio.it per ricevere telematicamente e gratuitamente tutte le informazioni necessarie, ovvero si può visitare il nostro sito www.agitalia.info dove nella sezione FAQ è possibile reperire importanti informazioni.

 

 

 

 

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