Corri verso il futuro, non arrestare il tuo presente sull’asfalto !!

Aldo Bianchini 

SAPRI – Quando la sicurezza stradale non è un gioco … potrei sintetizzare così la grossa e bella manifestazione di educazione stradale organizzata nell’auditorium “G. Cesarino” di Sapri il 5 dicembre 2015 dall’infaticabile avv. Michele Montuori con il patrocinio del Comune di Sapri, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Motorizzazione Civile. Una lezione di sicurezza ottimamente moderata dal giornalista Pietro Cusati che ha tenuto testa a duecento ragazzi delle scuole superiori sapresi in rappresentanza delle terze e della quarte. L’intervento più applaudito, in alcune fasi anche entusiasticamente, dai giovanissimi presenti è stato senza dubbio quello dell’avv. Michele Montuori che è riuscito a portare sulla tribuna dell’evento tutta la sua esperienza di istruttore di scuola guida (attività svolta in passato prima di indossare la toga nei vari tribunali della penisola) ed anche quella verve innata di grande comunicatore che lo ha portato negli emicicli delle aule di giustizia a convincere i giudici ed a vincere anche processi di una grossa rilevanza mediatica e sociale. Ha invitato i ragazzi, molto attenti nel seguire la performance di Montuori, ad allentare il piede dall’acceleratore e soprattutto a pensare che nel momento in cui accendono un qualsiasi motore (auto o motociclo che sia) è come se mettessero in canna un proiettile che una volta partito non si sa quali e quanti danni può provocare.

L’entusiasmo dei ragazzi è cresciuto mano a mano che il discorso di Montuori diventava sempre più stringente, appassionato e coinvolgente; soprattutto quando, tirando fuori tutta la sua capacità comunicativa, ha detto che se si corre su un rettilineo ognuno di noi deve sapere e capire che alla fine di quel rettilineo c’è una curva e che dopo la curva nessuno di noi sa cosa può esserci. “Andate piano ragazzi, correte verso il futuro ma non arrestate il vostro presente sull’asfalto” ha detto l’avvocato Michele Montuori tra l’ovazione generale e gli applausi anche da parte dei relatori presenti sul palco. I saluti veloci sono stati portati per il Comune di Sapri, dall’ avv. Gerardo Bove (consigliere comunale delegato alla viabilità ed alla polizia municipale), per i due istituti scolastici (l’IIS Leonardo da Vinci e l’IIS Carlo Pisacane) dai docenti Francesco Guida e Franca Principe e dal sottoscritto in rappresentanza della testata giornalistica www.ilquotidianodisalerno.it che ha collaborato al buon esito della manifestazione organizzata, ripeto, dall’avv. Montuori. Molto seguito ed anche apprezzato l’intervento dell’ing. Aristodemo Pallini, nuovo direttore dell’ufficio Motorizzazione di Salerno, che ha parlato del “collaudo tecnico e della omologazione dei veicoli” riuscendo a portare l’argomento su uno degli aspetti principali della sicurezza. Difatti, letto così letteralmente l’argomento poteva anche apparire fuori tema in quanto ai giovani studenti delle superiori sapresi poco o niente poteva e può interessare il collaudo tecnico e l’omologazione dei veicoli. Invece l’ing. Pallini è riuscito a far capire a tutti che il primo vero atto di sicurezza per qualsiasi veicolo a motore, e non solo, è proprio il collaudo tecnico e la successiva omologazione. Il direttore della motorizzazione ha prima attirato l’attenzione dei ragazzi parlando dello scandalo Volks Wagen per poi portarli quasi per mano verso i pericoli di una cattiva efficienza e manutenzione dei veicoli a partire, ad esempio, dai freni che quasi tutti trascuriamo facilmente. Non è mancato neppure il momento di sicura spettacolarizzazione con la proiezione di alcuni gravi incidenti stradali che hanno portato la discussione su come potevano essere evitati e, soprattutto, su cosa gli altri automobilisti non coinvolti avrebbero potuto fare per evitare danni e rischi maggiori. In questo i due ufficiali della Polizia di Stato hanno dimostrato una capacità comunicativa non comune ed hanno coinvolto tutti i ragazzi che sono rimasti in silenzio ed attoniti alle spiegazioni, prima dal palco, dell’ufficiale Antonio De Somma e poi direttamente dal parterre dell’altro ufficiale Gennaro D’Andria. Due funzionari dello Stato che di comunicazione se ne intendono e che svolgono con convinzione, saggezza e professionalità il ruolo di comunicatori-educatori per avviare verso il futuro le vite e le speranze di tantissimi giovani ed impenitenti guidatori. Ho lasciato volutamente per ultimo l’intervento del nuovo comandante la stazione dei Carabinieri di Sapri, il neo capitano Michele Zitiello (ha ricevuto la terza stelletta da qualche giorno, dopo il suo arrivo a Sapri). L’intervento del giovanissimo ufficiale dell’Arma mi ha impressionato innanzitutto per la sicurezza anche linguistica con cui è stato portato all’attenzione degli studenti ma anche per la durezza intrinseca che è riuscito a propalare all’esterno verso la folla di ragazzi rigorosamente in silenzio. Devo essere estremamente sincero nel dire che non ho condiviso molto l’intervento, soprattutto nella parte più dura del suo contenuto, quando il capitano ha chiaramente fatto intendere che molto probabilmente una buona metà dei ragazzi in sala quella sera sarebbero andati per le vie di Sapri a bere ed a fare qualcosa d’altro. Ovviamente  non sono esperto di comunicazione sociale, soprattutto di quella diretta ai giovani, ma un intervento così duro e senza mezzi termini non mi era mai capitato di ascoltarlo.

Le mie perplessità le ho, naturalmente, esternate anche a tavola nel corso dell’ottimo pranzo organizzato sempre dall’avv. Michele Montuori presso la “Taberna do mar” di Sapri, un ristorante che va confermandosi sempre di più per l’esclusività dei suoi piatti e per la garanzia dell’ottimo servizio offerto dai titolari in maniera assolutamente garbata e professionale nell’ottimo esercizio di una cultura dell’accoglienza che è difficile trovare altrove. Ebbene durante il pranzo ho portato la discussione, come dicevo, sull’intervento del capitano Zitiello; ovviamente non tutti si sono ritrovati sui ragionamenti e sulle mie perplessità. Democraticamente, qualcuno ha anche detto, che quello del capitano è il miglior linguaggio per incidere nell’immaginario collettivo dei giovani; spero che sia così e che possa davvero raggiungere non soltanto l’immaginario ma anche direttamente l’animo dei tantissimi giovani che affollano i bar e le birrerie del prestigioso lungomare di Sapri, e non solo. In conclusione mi piace ritornare sul momento organizzativo della prestigiosa manifestazione per ribadire ancora una volta l’ottimo senso organizzativo messo in evidenza dall’avvocato Michele Montuori al quale vanno tutti i complimenti da parte mia ed anche da parte degli altri relatori.

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