Su richiesta dell’ANVA – Confesercenti Provinciale, il Sindaco di Salerno, dr. Vincenzo De Luca ha concesso la deroga all’orario di apertura dei mercati cittadini, dando la possibilità di prolungare l’orario fino alle ore 22,00.
“ La nostra richiesta è stata avanzata dopo aver espletato un referendum nei mercati, nel solo settore non alimentare, al quale hanno aderito circa il 90% degli operatori.
L’apertura pomeridiana si rende utile per offrire agli acquirenti la possibilità di fare shopping nei mercati senza dover soffrire il caldo che è calato sulla nostra provincia, che determina una minore affluenza degli stessi nelle ore mattutine.
Comunque gli operatori garantiranno l’apertura delle aree mercatali anche la mattina giusto per andare incontro alle esigenze degli acquirenti abituali e degli operatori alimentari.
Ringraziamo il Sindaco di Salerno per aver concesso la deroga, rinnovandogli tutta la nostra collaborazione.
Di sicuro stiamo pensando anche a delle iniziative quali concerti in ogni area mercatale, attrazioni varie, giochi per bambini, tutto questo verrà vagliato in una riunione delle commissioni dei mercati in questi giorni”.
I mercati saranno aperti:
1. Via S. Robertelli (torrione) ogni martedì e giovedì;
2. Via S.De Crescenzo (pastena) ogni mercoledì e venerdì;
3. Via Piave (carmine) ogni giovedì.
La manifestazione avrà come titolo “MERCATO SOTTO LE STELLE” così come dalle locandine allegate.
MI AUGURO SOLO CHE LA NETTEZZA URBANA PASSI IMMEDIATAMENTE A PULIRE LA SERA DOPO LA CHIUSURA DEL MERCATO E NON COME IN PASSATO ALLE 4 DEL MATTINO DISTURBANDO IL SONNO DI NOI CITTADINI CHE ABITIAMO NELLE ZONE LIMITROFE E IN ESTATE DORMIAMO CON LE FINISTRE APERTE…
PURTROPPO A SALERNO IL PROBLEMA DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO SEMBRA NON SIA TRA LE PRIORITA’ DEL COMUNE
Gentile Dottor Giuseppe Bianchini,
Non conosco le abitudini e gli abbienti dei vari siti mercatali esistenti a Salerno, ad eccezione di quello di via Piave dove credo di essere abbastanza informato dei problemi assillanti che affliggono buona parte dei commercianti e degli stessi clienti.
Questo mercato , secondo me, ha poche prerogative per essere appellato in tale modo. Allora andiamo per ordine:
Innanzitutto, la libertà di movimento di ogni singolo commerciante dovrebbe essere sempre inalienabile e senza vincoli dittatoriali che lo costringono a fare, contro volontà, quello che decidono gli altri. ( In questo caso si calpesta il senso civile e democratico verso la minoranza. ) Lei può obbiettare che nessuno vuole violare la libertà altrui, invece non è così. Se non è convinto, venga a farsi una passeggiata in questo mercato e si accorgerà quanto sia impossibile uscire con i propri mezzi da tali affollati spazi. Ma a parte il fatto che qui , in via Piave vi sia il consenso del 90% degli ambulanti, ( Sono più che convinto che , Giovedì prossimo, vi rimarranno , fino alle ore 22, solo alcune sporadiche baracche. Tuttavia, vorrei proprio che qualche bravo giornalista venisse a prendere visione di questo strano mercatino dove si può cadere in ogni passo che si da per via delle mattonelle sollevate e disunite, specie nei pressi degli alberi che hanno letteralmente sollevato il suolo con le mattonelle, senza contare gli abusi di spazi che nessun vigile è mai riuscito a controllare, Allora i furbi fanno i loro comodi e quelli che non sono abituati a farlo sono costretti a subire. Questa si chiamerebbe civiltà?
I problemi sono infiniti, anche quelli della normale viabilità. Chissà quale giorno succederà un incidente stradale, ma fino ad ora pochi giornalisti se ne sono accorti.
Restare aperti tutti i giovedì dell’estate? A fare cosa? A morire sotto il sole che brucia la pelle e senza un reale profitto? Non si è capito che il popolino non spende perché non riesce più a raggiungere il fine mese? Il caro vita in quindici anni si è quasi triplicato , e le pensioni, quelle al minimo , non sono state ritoccate in eguale misura mentre gli stipendi degli operai hanno subito la stessa sorte. Questa è la pura verità. Personalmente, quindici anni fa , percepivo un milione di lire al mese, ora prendo ogni mese solo seicento Euro , Faccia lei il conto e si accorgerà di come il popolino è stato spremuto.
Mi dispiace per le chiacchiere, ho circa ottanta anni e sono costretto a fare ancora il “facchino “per cercare di sopravvivere, e si e no ci riesco.
Un abbraccio sincero , mentre Le auguro un futuro splendido.
Alfredo