SALERNO – A fondo, sempre più a fondo. La situazione si complica sempre di più ed all’orizzonte non appare nessuna soluzione. Le trattative che sembravano ad un buon punto si sarebbero bruscamente fermate. A pochi giorni dalla processione la situazione è magmatica se non addirittura drammatica. Strappo, trattativa e mediazione, un susseguirsi di azioni che non avrebbe portato a nulla; neppure l’arrivo e i buoni uffici di “don Michele Pecoraro” (il sacerdote cantante) sono serviti a qualcosa. C’è stato un passo indietro, non in avanti; e questo è un aspetto abbastanza inquietante dell’intera vicenda. Da questo giornale, il direttore, aveva recentemente prospettato le perplessità dell’esito positivo di una mediazione con gente (sindaco compreso) che non è in grado di decidere autonomamente e che si muove sull’onda umorale di chi pur non essendo più sindaco continua a muoversi ed a governare come se lo fosse. E’ necessario aspettare lunedì quando la processione transiterà dinanzi al Municipio per sapere se i portatori ubbidiranno e non porteranno la statua di San Matteo dentro il Comune o se, invece, daranno vita ad una nuova sceneggiata che quest’anno sarà gravissima se messa in atto.
Ed a niente è servita la convention sull’enciclica del Papa organizzata nel Salone dei Marmi con la lectio-magistralis dell’arcivescovo. Al momento dell’inizio del convegno il sindaco era addirittura assente perché doveva mantenere la coda del mantello di “sua eminenza” il governatore della Campania per l’inaugurazione della spiaggetta di Santa Teresa. Un atto di assoluta scortesia !! ha detto qualcuno. Questo qualcuno, però, non si è chiesto cosa sarebbe successo se Enzo Napoli si fosse assentato dalla spiaggetta; da qui la dimostrazione che il governatore governa anche Salerno e che l’accordo, semmai fosse possibile, deve avvenire tra Lui e l’Arcivescovo. Così come è stato fatto produrrà ulteriore livore e metterà i portatori sulla strada di una nuova e più clamorosa insurrezione. Del resto lo stesso sindaco ff. al momento del suo arrivo in Municipio, avendo trovato la sua poltrona occupata da mons. Moretti, ha fatto di tutto per fargli capire che da lì doveva sloggiare; e così è stato. La collera non sarà alleviata neppure dalla presenza della Salernitana Calcio alla messa degli sportivi prevista per giovedì 17 settembre. Spiace doverlo ripetere ma anche stavolta i “consiglieri” di S.E. Moretti hanno toppato malamente; le trattative non si fanno con chi non comanda nulla e qualcuno doveva sussurrargli che a Salerno “non si muove foglia che De Luca non voglia”.
direttore: Aldo Bianchini