Ultimissime: sembra sia tutto falso, la promessa dei 27milioni di euro per gli operai idraulico-forestali sarebbero soltanto uno specchietto per le allodole. Tutta la verità secondo Raffaele Accetta.
Aldo Bianchini
E’ il sindaco di Monte San Giacomo e presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, arch. Raffaele Accetta, che interviene direttamente sulla vicenda smentendo tutto. Dopo aver letto questo giornale ha testualmente scritto: <<Caro Aldo, ho letto sul tuo quotidiano la notizia dei 27 Milioni di Euro che la Regione avrebbe stanziato per i forestali,annunciati dall’assessore Nappi e il consigliere del Presidente Amendolara, nell’incontro di ieri tenutosi a Napoli con i Sindacati e il rappresentante dell’Uncem (prof. V. Luciani). TUTTO FALSO è stata l’ennesima farsa solo per prendere tempo proponendo soluzioni non veritiere. Non avendo avuto la possibilità di partecipare all’incontro, (ci è stato impendito) ci siamo riuniti, tutti i Presidenti delle CC.MM., stamattina, all’UNCEM e abbiamo cercato, nel modo più semplice e chiaro, di dimostrare il contrario ,evidenziando le macroscopiche falsità proposte dalla Regione (con la incomprensibile complicità di una parte del Sindacato)….>>. Ed ecco il verbale della riunione cui fa cenno il presidente Accetta, lo pubblichiamo integralmente anche per evitare facili strumentalizzazioni ed al fine di perseguire sempre e soltanto la verità: << IL GIORNO 12 del mese dio OTTOBRE, nella sede dell’UNCEM Campania, a Vietri, si è riunito il Consiglio Generale dell’Uncem, alla presenza anche dei dirigenti tecnici dipendenti delle CC.MM.
Sono presenti tutti i Presidenti delle Comunità Montane della Campania e buona parte dei Sindaci dei relativi territori.
Lo scopo dell’incontro, convocato dall’Uncem, è quello di operare una valutazione sugli esiti dell’incontro tenutosi con il Governo regionale nel tardo pomeriggio del giorno 11/10/2011 concernente la problematica degli operai idraulico-forestali della Campania.
Il Vice presidente Luciano, svolge un’ampia relazione introduttiva che si conclude con la lettura del verbale dell’incontro avuto in Regione. Dal verbale e dai documenti consegnati, emergono quali fonti di finanziamento del piano forestale 2011 le seguenti risorse:
– 40 milioni di rinvenienze dalle Province, di cui 12 già accreditati alle CC.MM;
– 23 milioni provenienti dai progetti PSR Misura 226 presentati nel 2011 già approvati (somme da poter liquidare immediatamente alle CC. MM. Con la richiesta di anticipazione del 50% pari ad oltre 11 milioni);
– 16 milioni da incamerare immediatamente con la rendicontazione di progetti della Misura 226 finanziati nel 2010 a favore delle CC.MM.
– Ulteriori risorse da reperire con l’ausilio di una task-force tecnica presso l’AGC 11, Settore Foreste, attraverso predisposizione di nuovi progetti per il 2011
SEGUE UN AMPIO ED ACCESO DIBATTITO CHE METTE IN EVIDENZA QUANTO SEGUE:
a) i restanti 28 milioni che le province dovranno accreditare alle CC.MM. sono risorse non immediatamente liquidabili, poiché esistono soglie e vincoli tecnici da rispettare legati al patto di stabilità. Pertanto solo il 30% di tali risorse sarà verosimilmente accreditato entro e non oltre novembre con prevalenza alle comunità montane che non avranno risorse dal PSR . Per le risorse rinvenienti dalla provincia di Benevento, accreditate direttamente alla Regione, va evidenziato che la Regione stessa non ha ancora accreditato alle CC.MM. tali risorse.
b) sui progetti PSR 2011 già approvati per un importo complessivo di 23 milioni, si precisa quanto segue:
– è possibile al momento chiedere l’anticipazione al massimo del 50% pari a circa 11,5 milioni, fermo restando che ciò è subordinato all’inizio dei lavori, se fattibili nel periodo invernale, e sempre se l’Ente beneficiario non va a superare in tal modo il vincolo di spesa dell’80% fissato dalla finanziaria regionale, art.1, comma 49, legge 4/2011;
– secondo quanto scritto a pag. 39 del bando PSR misura 226, non è possibile utilizzare le risorse dei progetti approvati per spese pregresse maturate prima dei decreti di finanziamento (emessi a partire solo dal 7/10/2011), salvo diversa formale disposizione regionale da comunicare agli enti delegati;
– i 23 milioni di spesa dei progetti PSR non possono essere utilizzati interamente per la manodopera forestale, in quanto bisogna necessariamente tenere conto della incidenza di altri fattori (soprattutto noli e materiali) che, in alcuni progetti, arriva fino al 50%, e questo non per scelta dei progettisti ma per mera applicazione delle voci di spesa stabilite dalla Regione nel proprio prezzario relativo ai lavori in economia. Bisogna attivare gli ulteriori 17 milioni (per arrivare ai 40 milioni individuati sulle misure 226 e 227 del PSR), approvando la graduatoria dell’azione e) –mis.226 e mis.227.
c) sui 16 milioni derivanti dalle rendicontazioni dei progetti PSR misura 226 finanziati nel 2010 alle comunità montane, si precisa quanto segue:
– le risorse non sono assolutamente utilizzabili per i lavoratori forestali perché trattasi di progetti PSR già appaltati che si riferiscono all’acquisto di attrezzature per il servizio antincendio;
– le risorse in argomento, per evitare dubbi e strumentali interpretazioni, non potevano essere destinate a lavori in economia diretta con l’utilizzo dei forestali perché tale possibilità è stata data dalla Regione solo con gli ultimi bandi emanati nel 2011;
d) in merito alla task-force tecnica istituita presso l’AGC 11, si precisa quanto segue:
– gli enti delegati sono disponibili ad utilizzare il supporto tecnico di tale struttura, anche se hanno già dimostrato di saper progettare adeguatamente con i bandi emanati,
– gli ulteriori progetti che potrebbero essere predisposti in questo periodo saranno di difficile realizzazione entro l’anno in corso, non essendo stati emanati neanche i relativi bandi;
DOPO LE PRECISAZIONI TESTE’ FORMULATE, SI RITIENE INDISPENSABILE EFFETTUARE LE SEGUENTI CONSIDERAZIONI E RICHIESTE:
A) occorre rendere corretta e formalmente esaustiva la comunicazione tra ente delegante ed enti delegati;
B) la Regione Campania deve dare direttive precise, indispensabili e motivate (risultano inevase moltissime richieste di chiarimenti delle CC.MM.) per evitare incertezze e difficoltà applicative data la continua evoluzione del quadro normativo di riferimento,
C) allo stato non è possibile continuare le attività lavorative per i restanti tre mesi del 2011 per il raggiungimento della soglia dell’80% di cui al citato articolo 1 della L.R..4/2011, a meno che tale vincolo non venga superato con una modifica della legge oppure indicando formalmente agli enti delegati che i progetti PSR esulano dal vincolo dell’80%;
D) in assenza di provvedimenti, gli enti delegati saranno costretti a porre in essere tutti gli atti relativi al licenziamento oppure alla sospensione con la cassa integrazione in deroga attivata dalla Regione.
L’ASSEMBLEA, SULLA BASE DI QUANTO INNANZI EVIDENZIATO
DECIDE
1) DI DARE AMPIA DIFFUSIONE AL PRESENTE VERBALE/COMUNICATO, AFFINCHE’ IL MEDESIMO SIA ANCHE LA BASE DI DISCUSSIONE PER UN IMMEDIATO CONFRONTO DI MERITO TRA GLI ENTI DATORI DI LAVORI E I PROPRI LAVORATORI FORESTALI, NEI CONFRONTI DEI QUALI SI ESPRIME LA MASSIMA SOLIDARIETA’ E VICINANZA PER LA LORO MOBILITAZIONE;
2) DI INVIARE IL PRESENTE DOCUMENTO AL PRESIDENTE CALDORO, ALL’ASSESSORE NAPPI, AL CONSIGLIERE DEL PRESIDENTE, AMENDOLARA, AL SETTORE FORESTE DELLA REGIONE CAMPANIA, AFFINCHE’ POSSANO IN TEMPI STRETTISSIMI DARE RISCONTRI OGGETTIVI ALLE QUESTIONI INNANZI POSTE, PENA :
– LA CHIUSURA DEI CANTIERI PER LA CASSA INTEGRAZIONE;
– LA COSTITUZIONE IN GIUDIZIO DEGLI ENTI DELEGATI CONTRO LA REGIONE CAMPANIA PER LA VIOLAZIONE DELLA L.R.11/96 E PER IL RISPETTO DELLE SENTENZE DELLA C.C. N.237/209 E N. 326/2010;
3) DI INVIARE FORMALE RICHIESTA, AVENDO ACQUISITO GIA’ UNA DISPONIBILITA’ IN TAL SENSO, PER AVERE UN INCONTRO CON LA CONFERENZA DEI CAPI GRUPPO REGIONALI ALLA PRESENZA DEGLI ASSESSORI DI COMPETENZA PER DISCUTERE NEL MERITO IL PROGETTO DI RIFORMA DEL SISTEMA MONTANO CHE CONSENTA NEL 2012 DI POTER AVERE MAGGIORI CERTEZZE NELLA GOVERNANCE DEL TERRITORIO E SULLE NUOVE FUNZIONI DA ATTRIBUIRE, PER EVITARE CHE DIETRO TALE SITUAZIONE DI FORTE DISAGIO E DI INCERTEZZA CI SIA LA “FACILE” TENTAZIONE DI PENSARE DI RISOLVERE TUTTO AFFIDANDO A MANI PRIVATE E/O SOCIETÀ MISTE E/O AGENZIE REGIONALI, LA GESTIONE DI RISORSE E FUNZIONI PUBBLICHE DEI NOSTRI TERRITORI, COME LA FORESTAZIONE E I SUOI LAVORATORI.
4) DI CHIEDERE, A DIFESA DELLA MONTAGNA, DELLE SUE RISORSE E DELLE SUE ISTITUZIONI PUBBLICHE (COMUNITÀ MONTANE O UNIONE DEI COMUNI MONTANI), UNA POSIZIONE FORTE, CHIARA E SOSTENUTA A TUTTI I LIVELLI DA PARTE ANCHE DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, SIA DI CATEGORIA CHE COMPRENSORIALI, SIA REGIONALI CHE NAZIONALI.
p. IL CONSIGLIO GENERALE
UNCEM CAMPANIA
IL PRESIDENTE
DONATO CUFARI