Filippo Ispirato
Un altro prodotto è nato all’interno del mondo del risparmio gestito: l’ELTIF, i fondi di investimento europei a lungo termine.
l’avvio è stato previsto con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, dello scorso 19 maggio, del Regolamento (UE) 2015/760 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2015. Gli ELTIF sono fondi comuni d’investimento:
– “alternativi”, in quanto molte delle norme su questi strumenti sono strettamente connesse alla direttiva AIFM;
– “europei”, in quanto fondi d’investimento armonizzati, autorizzati, registrati o aventi sede legale e/o amministrativa principale in uno Stato membro dell’Unione Europea, i cui capitali sono convogliati verso investimenti nell’economia europea (anche se il Regolamento prevede la possibilità di investire in progetti, imprese e infrastrutture di “paesi terzi”, a patto che detti investimenti apportino capitale agli ELTIF e tornino quindi a vantaggio dell’economia reale);
– “a lungo termine”, dal momento che il patrimonio di un ELTIF deve essere investito per almeno il 70% in attività illiquide che richiedono impegni e hanno un profilo economico a lungo termine;
– “che concorrono al finanziamento dell’economia reale”, dove per attività reali si intendono attività che hanno un valore, data la loro natura e loro caratteristiche, e che possono offrire rendimenti, comprese le infrastrutture e le attività che danno luogo a un beneficio economico o sociale, come l’istruzione, la consulenza, la ricerca e lo sviluppo;
-“istituiti in forma chiusa”, al fine di evitare rischi di illiquidità e di trasformazione delle scadenze, il Regolamento vieta, in linea di principio, agli investitori degli ELTIF di chiedere il rimborso delle quote o delle azioni detenute prima della fine del ciclo di vita dell’ELTIF. Tuttavia, al fine di incoraggiare gli investitori, in particolare quelli al dettaglio, che potrebbero non essere intenzionati a impiegare il loro capitale per un lungo periodo di tempo, il Regolamento riconosce all’ELTIF la possibilità di offrire ai propri investitori, nel rispetto di talune condizioni, diritti di rimborso anticipato.
Gli ELTIF si presentano quindi oggi al mercato come uno strumento finanziario importantissimo per l’Unione Europea, dal momento che consentiranno di canalizzare su nuovi prodotti una domanda di investimento in prestiti che oggi non è possibile inserire attraverso i canali tradizionali.
Il punto di forza di questa tipologia di fondi è che rappresentano uno strumento finanziario a servizio dell’economia reale europea, spesso limitata negli ultimi anni da una stretta creditizia sempre più soffocante.
Inoltre, mentre per i risparmiatori gli ELTIF si possono trasformare in una nuova asset class molto interessante e tutelata dai tipici pilastri dell’industria del risparmio gestito (trasparenza, gestione attenta e consapevole dei potenziali conflitti di interesse, allineamento degli incentivi di lungo termine e, non da ultimo, la piena concorrenza di mercato anche transfrontaliera) dall’altro consentirà di dare una nuova boccata d’ossigeno all’economia reale europea.