Aldo Bianchini
SALERNO – Le foto parlano da sole, anzi molto spesso le foto ben fatte non sono altro che un pezzo di “raro giornalismo” autonomo e indipendente. Come la foto che vedete (tratta da Il Mattino del 10 luglio scorso – pag. 22) pubblicata qui a lato che ritrae l’incontro tra Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro dopo la furiosa campagna elettorale. La foto ritrae alla perfezione l’incontro avvenuto nel corso del pomeriggio del 9 luglio (giovedì) qualche istante prima dell’inizio del primo Consiglio Regionale ufficiale, utile anche per la proclamazione e l’insediamento di tutti i consiglieri eletti ed anche per la costituzione degli uffici di presidenza e dei gruppi politici rappresentati nel parlamentino campano. Ma non è di questo che voglio parlare, e neppure della politica, piuttosto intendo analizzare (come spesso faccio) la foto nel suo assieme e cercare di capire cosa essa esprime, almeno dal mio punto di vista. La prima osservazione che mi viene da fare è quella che trattasi di una foto “a tre”, c’è Caldoro, c’è De Luca e c’è anche il suo storico addetto stampa Peppe Iannicelli; manca l’addetto stampa storico del governatore uscente, il giovane Gaetano Amatruda che sembra essere letteralmente scomparso dal panorama dell’informazione politica regionale (a meno che non ci sia per lui qualcosa che già bolle in pentola !!). Insomma se per De Luca non c’è stato bisogno, fino ad ora, di “decretare l’atto di convenzione” per trasformare la posizione di Iannicelli da “addetto stampa comunale” in quella più altisonante di “addetto stampa o di portavoce del governatore” (in modo tale da giustificare anche la presenza del noto giornalista sia in Regione che all’interno dell’emiciclo dell’aula del Consiglio Regionale), mi sembra abbastanza strano che Amatruda non abbia accompagnato in aula il governatore sconfitto, anche perché fino al momento della proclamazione degli eletti il giornalista Gaetano Amatruda doveva essere ancora il portavoce di Caldoro che con la stretta di mano immortalata nella foto passava idealmente le consegne al nuovo arrivato. Ma queste, dirà certamente qualcuno, sono sciocchezze perché quello che conta è la sostanza; e la sostanza ci dice che Stefano Caldoro ha perso e Vincenzo De Luca ha vinto. Non per questo, però, dobbiamo sempre assistere a tutto inopinatamente nel classico sistema dei due pesi e delle due misure. Siccome non tutti hanno la mente lunga, voglio ricordare che la giornalista Annarosa Sessa (di Pagani) per essersi portata “una volta” in Regione al seguito di Alberico Gambino ed avendo, secondo i magistrati inquirenti, abbandonato la sua sede naturale che era il Comune di Pagani con cui era legata da “contratto di convenzione” fu sottoposta ad accertamenti giudiziari con richiesta di rinvio a giudizio della giovane e brava giornalista. Non ho seguito la vicenda e, quindi, non so come si sia conclusa (spero bene per Annarosa !!) ma il fatto mi è ritornato alla mente quando ho visto la foto in discussione. Ricordo anche che per ufficializzare l’incarico in favore di Gaetano ci vollero diversi mesi, anche al fine di schivare gli attacchi velenosi della sinistra che aveva brutalmente perso; difatti Amatruda apparve accanto all’allora neo governatore soltanto dopo diverso tempo. Prudenza e metodologia diverse ? Probabilmente si. Tra i due fatti e la presenza di Iannicelli in Consiglio, ovviamente e naturalmente, c’è sicuramente un abisso; niente e nessuno può vietare ad un cittadino (prima ancora che giornalista) di seguire il proprio idolo fin dentro l’aula del consiglio regionale, dato per scontato che ciò avvenga in forma assolutamente gratuita, ma il fatto che da quella foto fosse assente il pur bravo Gaetano Amatruda (che, secondo me, aveva ampio e pieno diritto di essere presente al seguito del suo idolo decaduto) mi ha fatto venire un leggero velo di tristezza. Perché ? Perché se la foto fosse stata completa avremmo, oggi, potuto parlare di due giornalisti di vaglia che si sono succeduti al comando della “sala stampa” più importante della Campania, quella Regionale che lavora ed opera a stretto contatto, quasi gomito a gomito, con il governatore che oggi è fortunatamente un salernitano che (seppure non doc !!) sicuramente darà lustro alla nostra Città per aiutarla ad uscire dallo storico “napolicentrismo” a disdoro di quelli che già parlano stoltamente di “salernocentrismo”. In questo la sala stampa del governatore sembra poter essere governata da mani stabili, sicure e preparate come quelle di Peppe Iannicelli, del resto già notissimo negli ambienti napoletani per le sue performance sportive sulle frequenze di Canale/21. Una cosa, comunque, è già certa; fin dalle prime battute si nota come la presenza di Iannicelli sia più sostanziosa di quella di Amatruda, anzi con la sua mano destra (ironia della sorte !!) sembra quasi sospingere il “suo Vincenzo” verso l’impacciato Stefano e in quel suo sorrisetto sotto i baffi si intravedono le parole non dette “su datevi un bacetto”. Auguri, comunque, di buon lavoro al collega Iannicelli.
direttore: Aldo Bianchini