SALERNO – Tutti i più insigni Giornalisti d’Italia si stanno interessando al caso De Luca, eletto in Campania.
Come salernitano, et fiere de l’etre, sto seguendo con molto interesse le varie disquisizioni giuridiche che si susseguono di giorno in giorno.
Non desidero entrare nella discussione del thema, anche se qualche titolo lo avrei: sono avvocato ed esercito la professione forense da quarant’anni.
Nutro profonda stima nei confronti di tanti Opinionisti, ma sento il dovere di chiarire un aspetto che, come salernitano, mi offende non poco.
Tutti gli articoli, favorevoli o contrari per quanto riguarda la questione giuridica ed il profondo caos originato dalla candidatura di De Luca – e sua successiva elezione, contengono lo stesso adagio: “De Luca ha amministrato bene, è stato un buon sindaco ed ha cambiato la città di Salerno”.
Permettetemi, da persona nata e vissuta a Salerno, e che conosce bene la città, di chiederVi donde abbiate assunto tale considerazione.
Salerno, da vari anni, è una città invivibile, ove il caos regna sovrano e dove impera soltanto la legge del più forte.
La Democrazia (il pensiero corre a Pericle, Demostene, ed altri grandi statisti) è stata completamente cancellata.
Che il sindaco De Luca abbia cambiato la città è una favola, o meglio, se l’ha cambiata, lo ha fatto in peius.
Le grandi opere esistenti in città risalgono all’attività dei precedenti amministratori, mentre, nell’immaginario collettivo, vengono associate all’amministrazione De Luca: Lungomare Trieste, Isola Pedonale al corso Vittorio Emanuele, Trincerone alla via dei Due Principati, Stadio Arechi, Teatro Comunale “G. Verdi”, sottovia di Via SS. Martiri Salernitani, viadotto “A. Gatto”, porto commerciale, ed altre; perfino il Castello longobardo che è stato restaurato ad opera della Provincia.
Invece, le grandi opere ideate da De Luca sono tutte “al palo”, o perché i cantieri sono sospesi o perché sottoposti ad indagine della Magistratura.
Vi cito soltanto alcuni esempi:
Il “Sea Park”, che doveva rappresentare il più grande parco marino mediterraneo, è rimasto soltanto nella memoria degli operai licenziati dalla Ideal Standard, perché al posto della fabbrica doveva sorgere il parco; al suo posto pende un procedimento penale a carico di De Luca ed altri per concussione ed associazione a delinquere.
L’operazione “King Com”, che doveva consentire di cablare tutta la città, è rimasta lettera morta.
La Cittadella Giudiziaria, inaugurata almeno 7 volte, giace – dall’ano 2002 – nel silenzio del suo cantiere abbandonato, mentre nel vetusto Tribunale si tengono le udienze “gomito a gomito”.
E, ancora, la piazza della Liberta (iniziata nel 2009) – sottoposta a sequestro penale, la Stazione marittima (iniziata nel 2007) ed il Palazzetto dello Sport (iniziato nel 2005).
Poi vi sono le opere di “grande business” realizzate dai privati (ad es.: il Crescent, edificato solo nel rustico, sottoposto a sequestro penale perché privo di autorizzazione della Soprintendenza).
Alcune piccole opere, invece, sono state realizzate: si tratta di una serie di rotatorie per snellire il traffico in alcuni punti nevralgici, ma vengono presentate come il “ Colosseo ” o la “ Tour Eiffel ”.
La città è soffocata dal traffico, soprattutto dal venerdì alla domenica: ne risulta interdetto il transito ad Ambulanze, mezzi di soccorso (VV. FF.) e organi di Polizia; a Salerno è vietato l’infarto nei week end !
Le auto in sosta sono in perenne doppia o tripla fila.
I larghi marciapiedi realizzati da De Luca servono per parcheggiare le auto, non con due ruote sopra, ma completamente sopra; idem per le moto e gli scooter.
Le mercanzie dei negozi, come in un Souk, invadono ogni area possibile, consentendo il passaggio soltanto a chi gode di una silhouette.
Spingere il passeggino con un bambino è impresa ardua, perché, arrivati alla fine del marciapiede, bisogna tornare indietro a causa della solita vettura (sono sempre le stesse) ivi parcheggiata e scegliere un percorso alternativo (inutile telefonare alla Polizia Municipale: la risposta è sempre la stessa “ non abbiamo pattuglie disponibili ”).
Le strisce pedonali sono divenute invisibili – soprattutto di sera, anche se si è speso tanto per creare gli scivoli ad ogni intersezione dei marciapiedi e per i segnalatori per gli ipovedenti, e tanto con notevoli rischi per i malcapitati pedoni.
In alcune strade, gli alberi – incolti da sempre – non consentono l’apertura delle finestre dagli appartamenti, impedendo – a volte – anche il passaggio delle persone.
I rifiuti (alcuni ingombranti) sono ovunque, e rimangono lì per giorni ed anche per mesi; esistono enormi discariche “a cielo aperto” soprattutto nei quartieri orientali, ove spesso qualcuno da fuoco ai rifiuti (anche amianto).
Il fondo stradale di ogni via è un “percorso di guerra”, e chi si sposta con lo scooter vive il continuo pericolo di cadere.
Le caditoie lungo le strade sono sempre intasate, così – puntualmente – nel mese di settembre, con le prime piogge, la città rimane allagata.
Durante il “famigerato” periodo delle “Luci d’artista” (quattro lampadine colorate …..) viene consentito ad “orde” di persone (che non sanno perché e per come, ma che sono potenziali elettori in Campania !), di invadere la città impedendo ai salernitani di godere una tranquilla serata, mentre il traffico impazzisce fino a notte con l’inevitabile aumento delle polveri sottili; anche gli ingressi autostradali alla città ne restano intasati. In proposito, va segnalato che il Prefetto di Salerno, da poco Prefetto di Napoli (!), non ha mai adottato provvedimenti risolutivi (altro che ordine pubblico, ma disordine pubblico !).
Il Comune, ormai allo stremo economico, ha persino abrogato l’istituto giuridico della Prescrizione in materia di tassa sui rifiuti, ed anche l’istituto dell’Autotutela: le notifiche eseguite oltre i termini di prescrizione vengono considerate valide, ed il cittadino è costretto ad avventurasi nell’oneroso contenzioso tributario.
Questo, e tanto altro ancora, ma est modus in rebus.
Il “bravo” sindaco, in spregio ad ogni legge dello Stato ove intende governare, è rimasto per ben 8 mesi a ricoprire anche l’incarico di Vice Ministro delle Infrastrutture, ed il soggiogato Consiglio Comunale non ha preso alcuna decisione; è stato necessario l’intervento della Magistratura per sancirne la incompatibilità !
E, adesso, che fa: il “bravo” sindaco candida uno dei suoi figli a futuro sindaco della città.
“ Eppure, De Luca ha amministrato bene ! “
Ma forse, Vi siete ispirati al Giulio Cesare del celebre bardo inglese ?
Vi prego, venite Salernum, sarete miei graditi ospiti e Vi dimostrerò che “ l’isola felice “ è solo un miraggio ideato da un grande imbonitore (il sindaco decaduto, e non “ emerito “ come si è autodefinito – nel Diritto Costituzionale non esiste una tale figura) e dai suoi collaboratori o adulatori; Salerno è stata creata bella dalla natura (mare e monti degradanti) e non da questo personaggio.
direttore: Aldo Bianchini