Il fine settimana scorso si è tenuta a Milano, presso l’Università Commerciale Bocconi, la serata Alumnus dell’Anno organizzata dall’associazione BAA (Bocconi Alumni Association), che raccoglie al suo interno gli ex studenti laureatisi nell’ateneo meneghino. L’associazione, con sedi in tutto il mondo, ha una sua rappresentanza anche a Salerno. Durante l’evento si è tenuta una cena di gala con l’elezione, tra i laureati Bocconi, dell’Alumno che per merito e carriera nel mondo dell’economia, ha dato lustro all’Università milanese. Quest’anno il premio è andato a Fabrizio Saccomanni, casse 1942, laureatosi in Economia e Commercio nel 1966 con una tesi in Economia Monetaria, in Banca d’Italia dal 1967, e che ha lavorato a vario titolo presso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale Europea, l’Unione Europea e la BERS. Attuale direttore della Banca d’Italia è tra i papabili a ricoprire il ruolo di Governatore della Banca d’Italia, al posto di Mario Draghi, prossimo presidente della Banca Centrale Europea. Durante la serata (a cui hanno preso parte tra gli altri Mario Monti, commissario europeo, Gaetano Miccichè, direttore generale di Intesa San Paolo, Alessandro Profumo, Claudio Costamagna) Saccomanni ha tenuto una lectio magistralis dove ha messo in evidenza il ruolo delle banche in Italia e della solidità del sistema finanziario italiano, che sarà in grado di sostenere il nostro paese durante quest’attuale periodo di crisi; ha evidenziato il ruolo delle banche centrali, che con le loro politiche economiche hanno il compito di orientare il mercato per realizzare condizioni di stabilità monetaria e finanziaria. Ha inoltre mostrato il suo apprezzamento nei confronti della costituzione, all’interno dell’Unione Europea, dell’European Financial Stability Facility, che sarà operativo a breve; un fondo che avrà lo scopo di sostenere finanziariamente i paesi dell’unione in difficoltà, preservando la stabilità stessa dell’Eurozona ed evitare nuove crisi come quella del debito greco. Questo fondo, semplificando, verrà concepito per gli Stati membri dell’Unione Europea come il fondo di garanzia interbancario, presente attualmente nel sistema bancario europeo per preservare la solidità finanziaria delle banche e garantire i cittadini. Il discorso tenuto ha evidenziato, inoltre, una nuova visione dell’economia, attenta anche agli aspetti sociali delle scelte economiche, cosa da non dare sempre per scontato per un economista, esortando inoltre gli studiosi di economia a ripensare alla teoria economica classica, che deve tener presente il nuovo sistema fortemente globalizzato in cui si opera, per trovare un maggiore benessere sociale condiviso per tutti. Quello che mi sento di fare è un grande in bocca al lupo per la carica di Governatore della Banca D’Italia ad una persona competente ma soprattutto umana, lontana dai soliti cliché a cui siamo abituati nel mondo dell’economia e della finanza.