SALERNO – A Catania l’Anpi,associazione nazionale partigiani d’Italia,ha ritenuto opportuno denunciare all Procura della Repubblica i partecipanti alla “Messa in suffragio di Mussolini” (28 aprile scorso) per : “apologia di Fascismo”…ai sensi di…etc,etc…. Sempre a Catania in quei giorni,sul quotidiano La Sicilia, lo storico prof. Rosario Mangiameli celebrava la “resistenza” partigiana. Le sottostanti mie obiezioni/valutazioni, trasmesse immediatamente al giornale,non hanno trovato finora spazio di pubblicazione. Visto che,molto sinteticamente e senza pretesa alcuna di sapienza forense,ritengo possano essere utili a spiegare questa (ancora) attuale contrapposizione Fascismo-antifascismo, le ripropongo integralmente. “la Resistenza non è necessariamente di tutti,proprio perché espressione di una grande lacerazione,anche se i suoi esiti politici consentono a tutti di godere di diritti politici e cittadinanza”. Così parlò (anzi scrisse) Rosario Mangiameli nella pagina “Cultura” de La Sicilia in un articolo che,alla fine,mirava ad associare la resistenza (volutamente,per me,minuscola) ai migranti di oggi. Non desidero entrare in polemica con un professore e ricercatore storico e neppure con il contenuto e le valutazioni espresse nel pezzo in questione. I fatti sono e restano fatti,sempre e comunque…poi,ciascuno di noi, può esprimere valutazioni personali sul perché,per come e persino sul “se”. Andando al sodo faccio presente al prof. Mangiameli ed ai lettori come sia assolutamente falso che la repubblica italiana consenta a “tutti” di “godere di diritti politici”. Fin da giovanissimo mi sono “scontrato”,nello scegliere liberamente e poi portare avanti il mio modello ideologico e politico di riferimento,con lo scoglio rappresentato dalla “XII disposizione finale della Costituzione della Repubblica Italiana” che vieta,sotto qualunque forma,la ricostituzione del disciolto Partito Nazionale Fascista.
Norma “transitoria” all’inizio ma poi resa “senza scadenza” nel 1988 a soli 43 anni dalla fine della guerra e dalla caduta effettiva del Fascismo. Collegate alla norma la famigerata “legge Scelba” del 1952 e la non meno famosa “legge Mancino” del 1993. Entrambe (in sintesi) puniscono severamente non solo “atti violenti messi in atto da 5 o piú persone” ma pure “chiunque denigri la democrazia, le istituzioni,la Resistenza….o compia manifestazioni esteriori di carattere fascista”. Ovvero reati di opinione e manifestazione del pensiero pure tutelati dalla stessa costituzione. Non mi inoltro oltre in disquisizioni che lasciano il tempo che trovano..,credo di risultare credibile a chi voglia leggere senza pregiudizi: il Fascismo perseguiva (in seguito a leggi votate da un parlamento eletto liberamente) gli oppositori del regime,lo stesso fa (a parti invertite e dopo 70 anni) “l’antifascismo” mediante la norma “transitoria e finale” per bloccare la possibile rinascita di una vera opposizione,l’unica che possa temere perché “alternativa al sistema democratico”. Tutto qui,tenendo ovviamente presente che formazioni “fasciste” non possano e non debbano essere considerate tutte quelle (di destra) nate dalla abiura ufficiale (oltreché dal tradimento ideologico, pure precedente) del Fascismo, specie della RSI (tipo Fiuggi 1995 con Fini e soci).
direttore: Aldo Bianchini
Da profondo democratico (non democratico cristiano), quale penso di essere, rispetto tutti e tutti,desidero il confronto aperto, schietto…..ma tutto, dico tutto sia pure scritto in modo rispettabile, dovrebbe avere una misura. Un limite, una conoscenza a 360° e non di parte. Mi accorgo, sempre con il massimo rispetto per l’editorialista, che non è così.
Conosco a menadito le litanie : Il comunismo ha fatto più morti del nazismo, fascismo, e franchismo messi insieme; Mussolini ha fatto un solo errore…….non doveva entrare in guerra; La Repubblica di Salò ha salvato l’onore italiano e non la Resistenza; I partigiani…….una banda di sanguinari peggio dei repubblichini; Le Foibe ; Trieste etc. etc. Poveri noi ( un personale punto di vista) Siamo davvero un paese arretrato. La cosiddetta pancia del paese è piena di flatulenze del passato. Anzi, non me ne voglia l’interlocutore, credo che siamo semplicemente un popolo piuttosto stupido, che non ha mai fatto rivoluzioni, che non ha conosciuto la Riforma Protestante, che ha costruito l’etica e l’identità collettiva sulla doppia morale.Quella da applicare a noi e quella da applicare agli altri.
Il problema non è la mancata lettura della storia ( d’accordo….scritta da chi ha vinto, ma oggi ,grazie alla democrazia si può approfondire meglio dove crede, ma la bilancia penderebbe sempre da una parte), il problema sono gli italiani. Se Hitler è stato esorcizzato per sempre (speriamo), la sua immagine oscurata, il suo fardello inciso, in modo “perenne”, sulla coscienza di milioni di tedeschi, le SS consegnate alla storia per quello che sono state, il mito Ariano ridimensionato ( se è un “negazionista” mi fermo) Mussolini,invece, troneggia ancora sugli altarini, sui calendari dell’Italia imperiale e nelle osterie di periferia. La nostra Costituzione è esplicitamente antifascista, è vero (e sfido fosse stata scritta diversamente dopo quello che era successo) mentre una legge del 1952 proibisce l’apologia di fascismo. Ma quante volte avete sentito parlare di una condanna per apologia di fascismo? Mai.
Già, perché gli italiani, sono brava gente, perdonano tutto, anche l’errore delle leggi razziali. Anche il gas nervino usato in Africa o le razzie nei Balcani, la Risiera San Saba, Fossoli. Invece sono in molti a pensare ancora che, sì in fondo, il duce è stato grandioso. Un Monumento. Ha costruito strade e palazzi, ha messo un ufficio postale in tutte le piazze, faceva arrivare in orario i treni.Ha spezzato le reni ai Greci (lui non ci riuscì la BCE sì). C’è sempre qualche nostalgico a ricordarcelo, in Parlamento come nei bar dell’Italia più remota. Ma dimentica tante e tante altre cose : il Tribunale Speciale, le fosse Ardeatine, il collaborazionismo nella caccia agli ebrei, le leggi razziali, l’Ovra (da pi-ovra perché tentacolare) e rimpiange il duce.(certo con la classe politica che ci ritroviamo devo ammettere non è difficile…….ma rimpiangere il duce. Negli stadi italiani imperano i cori razzisti, mentre Casa Pound ha addirittura fondato un partito. Ma la cosa più grave, qualla che mi spaventa di più, è la faccia del duce sulle bottiglie di vino, sui calendari o sui portachiavi. I cori fascisti e la mano tesa dei giovani rampolli (beatamente ignoranti, non come Lei , che avrà le sue ragioni per certi rimpinti, non condivisi, ma rispettati), convinti che la fede politica sia uguale a quella calcistica, ugualmente cieca e insensata. L’ignoranza è davvero una brutta bestia (non la sua sicuramente), un cancro che divora la pancia del paese. Una pancia malata. Berlusconi, in fondo, ha pagato un prezzo altissimo perché si faceva portare signorine a Palazzo Grazioli (casa sua).Mussolini ,il Monumento se le faceva portare a Palazzo Venezia, e viene celebrato superuomo.
Per farla contento le dico che mi sarei risparmiato volentieri la miserabile messa in scena di “Piazzale Loreto”, è una delle note di “fango” più indelebili della Resistenza…..per il resto mi consideri come meglio crede ……….ma dissento. Mussolini era un un socialista e doveva morire da socialista come i fratelli Rosselli e all’ora sì sarei andato volentieri con Lei a Predappio, diversamente preferisco RIMINI.
Chiudo…ma poi che problemi ha Lei a ripiangere il duce ( il paragone sicuramente le sembrerà irriverente)
ma se proprio sente la necessità di un dux ………..si accontenti di quello che Le passa il Convento……..si consoli con Vincenzo, degno discepolo di cotanto Maestro (scusi lo scherzo).Mi creda non la condivido ma la rispetto profondamente.
Gentile signor Mannello,
leggo, da altre fonti, che Lei, da giovanissimo, ha aderito al Movimento Sociale Italiano non all’RSI (refuso nell’articolo pubblicato) in qualità di attivista prima e di dirigente giovanile dopo. Nel 1968 partecipava a tutti i principali eventi che si svolgevano in quegli anni. Nel frattempo divenne dirigente sindacale della CISNAL – Federazione Statali essendo dipendente del Ministero delle Finanze. Andato dal 2009 in pensione, ha proseguito la sua opera di militante di una Idea in tutti i modi possibili e tra mille difficoltà ( e ci credo….ma questo Le fa onore).
Sgombero subito il campo da facili fraintendimenti : non sono ne un comunista, ne un antifascista per partito preso, sono semplicemente un cultore della storia (piaccia o non piaccia la storia è storia) e un convinto democratico.Sotto certi aspetti anche io sono un “nostalgico” ,ma della democrazia che vedo ogni giorno calpestata e vilipesa da pseudo-politici senza vergogna :Destra, Sinistra e Centro e 5Stelle ( bravi giovani al guinzaglio di novelli Masaniello con Maserati,Ville e servitù,non con i soldi dello Stato (sacrilegio)….ma del Blog….poveri fessi anche se giovani).
Comprendo il suo disappunto per le cure termali che fece fare Fini al MSI a Fiuggi per dare vita ad AN ma vorrei,se possibile esprimere il mio modesto punto di vista. Non condivido affatto chi dice che la storia la scrivono i vincitori ed è una cosa che mi da davvero fastidio,quasi una di quelle frasi fatte per giustificare i misfatti del fascismo,non vorrei scrivere un poema,ma se si ha il tempo e il coraggio civile di vedere dai documentari che riportano i dati dell’Ovra che fu la polizia fascista, non si può che restare di stucco….sgomenti.
Sicuramente non sarà d’accordo, ma resto dell’idea ,come Churchill, che la peggiore Democrazia e sicuramente preferibile alla migliore Dittatura ( chiaramente punti di vista).
La Costituzione del ‘ 48 e’ una Costituzione scritta dai vincitori: delle grandi democrazie vittoriose nella Seconda guerra mondiale e di coloro che, assai numerosi dopo l’ 8 settembre (quelli che voi considerate traditori), avevano abbracciato la loro causa.
Mentre i Tedeschi , per tutta una serie di ragioni ,unanimemente condivisibili (spero anche da Lei) hanno “rimosso” Hitler.Gli Spagnoli hanno avuto una terrifica guerra civile (assolutamente non paragonabile ,fermo restando gli eccessi da una parte e dall’altra , al “conflitto incivile” tra repubblichini e partigiani), hanno dato vita a una costituzione “condivisa” nel 1978 , un patto di vera riconciliazione tra gli eredi dei vinti e dei vincitori di ieri, in Italia questo non è mai avvenuto.
Diversamente di quanto avvenuto in Italia ,gli eredi dei vincitori franchisti hanno riconosciuto nei confronti degli eredi degli sconfitti repubblicani che la democrazia non solo e’ l’ unico contenitore politico adeguato di una società industriale avanzata, ma e’ un valore in se stesso, un fulcro simbolico ineludibile. In Italia tutti hanno giurano sulla Costituzione e sulla democrazia (anche Fini e compagni,quando sono stati al Governo). I neofascisti italiani non hanno giurato sulla democrazia. Sono degli sconfitti non riconciliati cui e’ stato imposto dai vincitori una Costituzione democratica . Una Costituzione non sentita e non accettata .Mai.
Questa potrebbe essere la spiegazione dei “nostalgici”. Un rimpianto dei valori e delle istituzioni fasciste (ma sono veramente da rimpiangere?). In ogni Paese ,purtroppo, e in Italia in particolare, esistono segmenti della popolazione in cui sono condivise queste “nostalgie”. In modo più o meno consapevole ed elaborate culturalmente in concezioni autoritarie, illiberali e antidemocratiche della vita politica, come soluzione del “marcio democratico” imperante. Alba Dorata in Grecia, il Front National in Francia, la Lega Nord da noi.
Diversamente da Lei, credo che la svolta di Fiuggi poteva andare nella direzione della possibile riconciliazione . Credo che poteva essere nell’ interesse della democrazia italiana se Alleanza Nazionale si fosse evoluta in una “sana destra conservatrice”, verso un partito che non solo accettava a malincuore e strumentalmente le regole della democrazia politica, ma che ne avrebbe fatto uno dei suoi centri di identità , pagando i prezzi organizzativi altissimi e che furono pagati………ma i tempi non erano ancora maturi……poi l’alleanza con zio Silvio……devastante. La fine di Fini.
Si può tranquillamente riconoscere che ci fu buona fede ed idealismo in molti (quanti?) combattenti della Repubblica di Salò , come ci fu opportunismo (in che misura?) nella parte opposta: questi sono caratteri degli uomini, non delle idee o delle istituzioni. Nel passato, queste semplici verità non sono state adeguatamente riconosciute dai “partiti antifascisti” e dalla cultura dominante, ed e’ stato un male. Qui però ci si ferma, perché i valori di liberalismo e di democrazia su cui e’ basata la nostra Costituzione sono valori fondanti della nostra identità , valori in cui tutti i popoli europei , nella stragrande maggioranza si riconoscono. Certo, la nostra e’ una Costituzione anti fascista, imposta dai vincitori ai vinti. Ma a renderla post fascista, vero patto di riconciliazione nazionale, basta poco. Insieme ad un più generoso riconoscimento della verità storica da parte dei vincitori, sarebbe sufficiente un’ esplicita e formale accettazione programmatica dei principi democratici e liberali su cui e’ fondata la nostra Costituzione. Finché ciò non avverrà ci sarà sempre spazio per “nostalgie Littorie” e poco spazio per la costruzione di una credibile Destra Europea (forse quella che aveva in testa Fini prima dell’abbraccio mortale con il cavaliere di Arcore?)……conservatrice quanto si vuole ma liberale e democratica. Alla David Cameron per intenderci e non alla Le Pen o alla Salvini (meglio essere nostalgici).
C’e fascismo nel nostro futuro? Spero di no. Non credo ne pretendo di averla convinta su niente ma spero solo, almeno, di averle fatto venire qualche pulce nell’ orecchio . Se vorrà rispondermi, la leggerò con piacere, perché La considero un “nostalgico di cuore”, con le proprie ragioni, condivisibili o meno, ma ragioni…e non “fascistoidi” dell’ultima ora, arraffa voti. Non la immagino su una ruspa ad asfaltare campi Rom.