SANZA – L’ultimo sabato scorso in pieno centro abitato. Una raffica di furti, tutti con la stessa matrice. Sembra che in questo periodo a Sanza ci sia qualcuno che si diverte a svaligiare abitazioni. Una banda o un singolo non si sa, resta il fatto che i cittadini si sentono minacciati. La dinamica è quasi sempre la stessa, si aspetta il momento giusto ossia, quando la casa resta vuota, un tempismo d’artista, che puntualmente colpisce ad orari disparati. Un’ equazione di difficile risoluzione per gli inquirenti che da tempo cercano il bandolo della matassa ma, sembrano spaesati di fronte a cotanta abilità. Eppure qualche sospetto lo si ha ma, evidentemente è solo frutto di una immaginazione scaltra. Sospetti evidentemente infondati se, a oggi nessun colpevole è venuto a galla. “ Chi sape te apre” ossia, “chi conosce la casa apre la porta”, un proverbio antico (Sanzese) che in questo frangente potrebbe essere la chiave di svolta di una vicenda dai contorni marcati. Le dinamiche dei furti rispondono a strategie ben oculate, in alcuni casi, i ladri sanno già dove colpire, conoscono le abitazioni e vanno a colpo sicuro verso la cassaforte, anche se quest’ultima è ben nascosta. Ecco dunque che il cerchio dei presunti malfattori potrebbe restringersi a pochi individui ma, tutto questo chi indaga lo sa, quindi con molta probabilità, i/il novelli/o Lupen ha le ore contate e un biglietto già pronto per un soggiorno in Via Gioberti a Sala Consilina.
direttore: Aldo Bianchini