Da Annarosa Sessa
NAPOLI – A conclusione della fase di ammissione delle Liste e dei candidati, per le elezioni regionali 2015, è sotto gli occhi di tutti come il PD continui, da un lato, a “ predicare bene e razzolare male” e, dall’altro lato, a radicarsi sempre di più come “ il partito dell’uomo solo al comando” che intende favorire ed eleggere solo “ i fedelissimi e gli inquadrati”.
Non ha diversa spiegazione, infatti, l’aver deliberatamente escluso dalle liste – mortificandone la militanza, la rappresentanza reale del territorio e delle istanze dei cittadini e finanche la dignità – esponenti radicati nel centrosinistra ideale e praticato come Franco Alfieri e Carmen Guarino.
Ho avuto l’onore ed il piacere di lavorare come componente del Consiglio provinciale, pur da differenti posizioni politiche e pur essendo parte dell’opposizione alla Giunta Villani, con l’allora assessore Alfieri e posso quindi garantirne il suo indiscusso impegno per la soluzione dei problemi del territorio provinciale, così come posso garantire – essendo allora anche Sindaco di Pagani – che mai ho trovato in Alfieri un ostacolo all’elaborazione ed all’approvazione di progetti e lavori che riguardavano la mia città.
Ho avuto modo di verificare direttamente, come Sindaco – come consigliere provinciale e come consigliere regionale, l’impegno, l’abnegazione, la caparbietà con la quale Carmen Guarino – e le tante associazioni che l’hanno avuta e l’hanno come punto di riferimento – ha lavorato e lottato, in un territorio difficile, per costruire centri e luoghi di solidarietà vera, reale, concreta al solo fine di alleviare sofferenze e disagi di migliaia e migliaia di soggetti deboli, emarginati e privi di cittadinanza attiva.
D’altra parte non si crea un’eccellentissima struttura assistenziale, dal nulla ed in un territorio difficile in cui quasi sempre le istituzioni latitano, come Rete Solidale e non si coinvolgono centinaia di volontari – in attività di assistenza e supporto giornaliero ai deboli ed ai disagiati – se non hai, oltre a capacità innate, anche e soprattutto forza di volontà, passione, amore e voglia di lottare contro le ingiustizie e contro l’indifferenza di tanti, ed anche delle istituzioni, verso problematiche serie e gravi che orma interessano e caratterizzano gran parte della popolazione residente.
Capacità, volontà e caparbietà che La renderebbero, senza se e senza ma, un ottimo sindaco della città di Salerno.
Per queste ragioni esprimo la mia più convinta e profonda solidarietà, umana prima che istituzionale, a Franco Alfieri e Carmen Guarino per il torto e l’ingiustizia subita, aspetti ed elementi derivati da squallidi interessi di parte che hanno privato il prossimo consiglio regionale, in cui sicuramente e senza se e senza ma sarebbero stati eletti, di due validi rappresentanti che avrebbero garantito un sicuro e proficuo impegno per la risoluzione dei tanti problemi che affliggono il territorio salernitano e con i quali, laddove anch’io eletto, avrei collaborato con grande piacere e con grande senso di comunanza territoriale consapevole di trovare in loro convinti e consapevoli attori, come me, della necessità che la Regione Campania, nella prossima legislatura, dedichi sempre più attenzione e risorse al territorio salernitano.
direttore: Aldo Bianchini
Toccante questo afflato umano-politico per Franco Alfieri e Carmen Guarino. Commovente.A tratti Shakespiriano.
Sì,In certi passaggi mi è sembrato di sentire la mano di William Shakespeare,scritta, nell’orazione funebre di Antonio per Cesare ………”Friends, Romans, countrymen, lend me your ears;
I come to bury Caesar, not to praise him.
Cambiando registro in certi aspetti mi è sembrato leggere :
Amici, Salernitani, Cilentani di Agropoli e circondario, prestatemi attenzione; io vengo per seppellire Franco Alfieri e Carmen Guarino, non per elogiarli. Il male che gli uomini compiono vive dopo di loro; il bene è spesso interrato per sempre con un loro “mancato” “posto” in lista. Quindi lasciate che sia così per Franco e Carmen. Il nobile Vincenzo vi ha detto che Franco e Carmen erano ambiziosi. Se così era, era una colpa grave. E gravemente, i due, la hanno pagata. Qui sotto il permesso di Vincenzo e dei rimanenti (poichè Vincenzo è un uomo d’onore, e così tutti gli altri, tutti uomini d’onore), io vengo a parlare al funerale politico di Alfieri e della Guarino (quanta disinteressata gratitudine e lodi non richieste).
Toccante, ribadisco,commovente……..
Che si è capaci di scrivere,sperando, di caricare i “trombati alle liste” pensando di ottonere qualche “voto” in più. Incredibile ma vero.
Chi sa se Alfieri e la Guarino saranno stati contenti di questa “orazione”.Non credo che i destinatari di tanti apprezzamenti ci faranno mai sapere nulla al riguardo.Sarebbe utile per noi comuni elettori, persi in questa bailamme senza fine.