SASSANO – Ognuno può pensarla come crede, per carità siamo in democrazia, ma se si vuole analizzare a freddo ciò che è successo a Sassano bisogna partire dal presupposto che Tommaso Pellegrino e Gaetano Arenare hanno messo a segno un colpo da manuale. Nulla a che vedere con le strategie di “quarantiana memoria” ma il blitz seminotturno non è affatto da disprezzare. E adesso tutti a chiedersi come mai e perché a Sassano nel giro di dieci anni si è ripetuta per la seconda volta la presenza di una sola lista per le elezioni amministrative comunali; elezioni che, forse, perché troppo sentite danno sempre risultati stravaganti almeno nella composizione delle liste che variano di tornata in tornata con cambiamenti di schieramento ma non di ideologia politica. Domenica mattina hanno provato a ragionare i “liberi pensatori” (Natino, Luciano, Gerardo, Giovanni, Pierino e Aldo) nella solita location di Silla dove, oltre a personaggi locali, sono intervenuti anche Antonio Calandriello (presidente Bcc Sassano), Mimmo Cartolano (coordinatore zonale del PD), Paolo Imparato (sindaco di Padula), Erminio Cioffi (avvocato) e vari altri tra i quali anche Gianfranco Cavallone (candidato per le regionali nelle file dell’ UdC); grande assente il candidato per le ragionali di Forza Italia Valentino Di Brizzi che forse ancora non ha smaltito la delusione per come sono andate le cose rispetto alla sua estrema correttezza verso tutte le componenti politiche sassanesi. Il presidente Antonio Calandriello, da par suo ed in maniera tagliente, ha commentato la sua assenza0. dalla lista unica così: “Mi sono candidato con e per la continuità” e lo ha detto alludendo chiaramente al suo primo nipotino che stava stringendo tra le braccia. Ottimo esempio per tutti. Mi piace anche, su espressa indicazione di tutti i liberi pensatori, sottolineare la grande operazione politica portata avanti e conclusa positivamente negli uffici di Mimmo Cartolano che ha così dimostrato plasticamente che non solo a Sassano ma in tutto il Vallo di Diano si può. E veniamo ai fatti che hanno portato alla presentazione dell’unica lista “Sassano, si può” che, va sottolineato, non è mai un buon esercizio di democrazia, almeno quella che conosciamo; anche se Giovanni dei liberi pensatori mi segnalava giustamente che almeno così la lista dovrà essere votata dal 50%+ 1 degli aventi diritto al voto, ed anche questo è un esercizio di democrazia. Dunque, sembra che nella serata di giovedì scorso 30 aprile ci sia stata a Silla una riunione convocata ad hoc per definire nomi e posizioni (VDB – CB – MO – DI – GA e MDL, considerati presenti anche PB e DDL); stando alle chiacchiere (confermate anche da almeno due che erano presenti a quella riunione) qualcuno avrebbe cambiato le carte in tavola fino al punto da far innervosire l’altro gruppo che avrebbe, a quel punto, lasciato la riunione. La frase che avrebbe scardinato i rapporti sarebbe stata quella pronunciata da CB verso GA: “dammi tre-quattro tuoi candidati e la lista è pronta”; ma non erano certamente questi gli accordi iniziali che avevano portato a quella riunione. Da quel momento “il grande tessitore” (MDL) su specifico mandato di Gaetano Arenare avrebbe avviato la conclusione delle trattative (già iniziate qualche giorno prima) con Tommaso Pellegrino; insieme avrebbero anche stabilito dei precisi paletti per gli aspiranti candidati (chi è candidato per la Banca non può candidarsi per il Comune e viceversa) fino al punto che alla domanda di Gaetano se fosse stata possibile una sua candidatura, Tommaso avrebbe risposto “certamente si”. E’ bastato questo segnale di disponibilità per far recedere Arenare da qualsiasi ambizione personale a tutto vantaggio dei suoi cinque esponenti; anche questo un esempio di buona strategia politica. Sapersi fermare nel momento giusto significa poter aspettare serenamente tempi migliori. C’è stato anche sabato mattina intorno alle 11.00 in Comune qualche altro estremo tentativo di rimescolare le carte, qualcuno è uscito dal municipio con il viso scuro, ma ormai i giochi erano fatti anche perché andare alla ricerca di nuove firme sarebbe stata impresa assai ardua. In apertura parlavo dell’assenza del candidato per le regionali Valentino Di Brizzi, impegnato nel saprese per la campagna elettorale, perché la sua estrema lealtà nei confronti di tutti non è stata premiata da una risposta altrettanto leale. Avremo, comunque, tempo e modo nelle prossime settimane di scendere ancora di più nel dettaglio dei fatti svelando anche tutti i nomi e cognomi che, questa volta, solo per tenere un po’ alto il livello di attenzione ho preferito indicare soltanto con le lettere iniziali. Per concludere va rimarcato il concetto espresso nel titolo, cioè che Tommaso Pellegrino e Gaetano Arenare sono riusciti a mettere insieme il passato e il presente per un lancio verso il futuro che potrebbe essere preso a modello non soltanto in tutto il Vallo di Diano ma anche in sede provinciale, regionale e nazionale. Di certo l’azione congiunta di Tommaso e Gaetano ha prodotto una “radicale pulizia” di nomi e personaggi che hanno gravato sulla situazione politica sassanese per decenni. Di questo si è discusso a Silla domenica mattina. Insomma ancora una volta “i liberi pensatori”, assolutamente autonomi e indipendenti, hanno creato a Silla un punto di riferimento e di incontro per dibattiti politici, sociali e culturali. Alla prossima.
direttore: Aldo Bianchini