POLLA – Dopo anni di diatribe, finalmente il PD del Vallo di Diano trova la sua coesione interna. Tra correnti e prime donne, i democrat dianesi lanciano la sfida, lo fanno il giorno in cui il Governatore della Campania Stefano Caldoro nel suo tour elettorale arriva nel Comprensorio. Un secco comunicato diramato poche ore prima e firmato in calce dai maggiori esponenti del PD locale, afferma :
“I sindaci e gli amministratori locali del Pd del Vallo di Diano, il consigliere Regionale Donato Pica, il consigliere provinciale Paolo Imparato e il presidente della Comunità Montana Raffaele Accetta diserteranno l’incontro con gli amministratori chiesto per questo pomeriggio a Polla dal Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro”. Ad annunciarlo ufficialmente è il coordinatore del Vallo di Diano del Partito Democratico Mimmo Cartolano. “Nessuno degli amministratori locali del Pd – ha dichiarato Cartolano – andrà a Polla all’incontro voluto da Caldoro. Non ha alcun senso incontrare il Presidente della Regione visto che in questi 5 anni per il nostro territorio non ha fatto nulla. Ci ha continuamente snobbato lasciandoci da soli, abbandonati al nostro destino. Caldoro per 5 anni ha disatteso gli impegni presi con le Comunità Montane e ad oggi ci sono i dipendenti che da 6 mesi non percepiscono lo stipendio. Il Presidente della Regione non ha fatto nulla per risolvere questa situazione, anzi ha lasciato sempre i sindaci e i presidenti delle Comunità Montane davanti all’ingresso di Palazzo Santa Lucia senza mai degnarsi di riceverli. Inoltre non ha mai ricevuto un solo sindaco del Vallo di Diano per la questione tribunale. Questo incontro di oggi ha un solo scopo, quello di fare propaganda elettorale e non ha nulla a che vedere con le problematiche del Vallo di Diano”.
E così è stato. Una decisione discutibile, senza senno a detta di qualcuno, meglio sarebbe stato partecipare e dire in faccia le cose. Recriminare a mezzo stampa a che serve? Il Vallo di Diano, da sempre terra fertile, di voti naturalmente, non ha bisogno di questi gesti di discutibile razionalità. I problemi sopra elencati fanno parte di una sconfitta della politica vista a 360 gradi. La chiusura del tribunale, le comunità montane, l’abbandono del territorio e chi più ne ha ne metta sono la conseguenza di una negligenza amministrativa che parte dal basso e culmina nell’azione di stasi di politici di serie B, in pratica senza valore. Parliamo di destra , di sinistra e di centro naturalmente senza dare colpe a nessuno. Sono anni che assistiamo alla deflagrazione del Vallo di Diano, anni che hanno visto al potere sia il centro sinistra che il centro destra, anni bui, anni di speranze affievolite, anni di sacrifici mai ripagati, anni di abbandono e di opportunismo politico. Oggi invece qualcuno, responsabile della catastrofe, fa la voce grossa, rinnega il passato e sputa nel piatto che lo ha fatto grasso. Ma tutto questo credo che i cittadini lo sanno già e, sapranno reagire al momento giusto. Chi tace acconsente, ho scritto nel titolo, e il PD del Vallo di Diano continua a farlo, continua a segnare le gesta di un recente passato che ha visto soccombere un territorio sotto i colpi precisi delle poltrone su misura. Basta inseguire le aquile, basta illusioni, bisognerebbe reagire ma, visti i soliti noti “ambiziosi”, conviene a tutti stare zitti e continuare sulla falsa riga della terra promessa.