Filippo Ispirato
E’ entrato pochi giorni fa in vigore il nuovo modello di dichiarazione sostitutiva unica, in cui viene richiesta per la prima volta la giacenza media di conto corrente detenuta nell’anno. Vediamo nello specifico di cosa si tratta in quanto tocca da vicino moltissimi cittadini.
Attraverso il Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 7 novembre 2014, è stato definito il nuovo “modello tipo” della DSU (dichiarazione sostitutiva unica) necessaria per ottenere l’ISEE, ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente, a sua volta indispensabile per conseguire prestazioni sanitarie e sociali a condizioni agevolate per i cittadini meno abbienti.
Il soggetto richiedente le prestazioni sociali, infatti, è tenuto a compilare sul quadro FC2 “Patrimonio Mobiliare” (sezione 1 denominata “Depositi e Conti Correnti Bancari e Postali”) del nuovo modello, il valore del saldo contabile attivo, al lordo degli interessi, al 31 dicembre scorso, ed il valore della giacenza media annua dell’anno precedente la richiesta per ogni rapporto intrattenuto presso la propria banca.
La giacenza media annua, che è pari all’importo medio delle somme a credito del cliente nell’anno, si determina dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero dei giorni in cui il rapporto è rimasto aperto.
Per avere questo dato ognuno può richiedere, al proprio istituto di credito o al banco posta, un modello dove viene calcolata la giacenza media annua detenuta sul conto corrente.
All’interno di tale documento, fornito dalla banca, è possibile visualizzare i valori calcolati per i diversi rapporti di cui si è titolare, ad esempio, uno o più conti correnti, i depositi a risparmio collegati ai c/c o i conti correnti in valuta.
In caso di rapporto cointestato, la giacenza media annua è riferita all’intero rapporto e non è suddivisa secondo il numero dei cointestatari.
In tale modello andrà indicato solo l’ammontare medio detenuto sui conti o sui depositi a risparmio: ogni ulteriore dato richiesto, oltre a ciò che viene espressamente indicato nella normativa, non andrà conteggiato.
Ad esempio, se si è titolari di prodotti di investimento (gestioni patrimoniali, fondi, sicav, unit linked, etf, obbligazioni, titoli di stato o azioni che siano), tale dato non rientra all’interno della giacenza media ai fini del calcolo. Per il riepilogo del patrimonio investito al 31.12 per il calcolo ISEE, infatti, nulla cambia rispetto al passato, ed andrà inserito nella sezione patrimoniale, come già accadeva negli anni precedenti. |