di Marco Bencivenga
SALERNO – Prenderà il via domenica 1 marzo a Salerno la seconda edizione del festival pianistico “PianoSalernoForte”, evento promosso dall’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Salerno in collaborazione con l’Ente Provinciale per il Turismo e l’Assessorato al Turismo della Regione Campania. La Ditta Santarpino fornirà il pianoforte gran coda Yamaha CFX gratuitamente. Abbiamo incontrato il Maestro Costantino Catena, direttore artistico del festival ed eccellente personalità pianistica internazionale, che ci ha illustrato il suo progetto, capace di unire un luogo prestigioso quale la Chiesa barocca di San Giorgio e un cartellone di elevata qualità con ben cinque concerti gratuiti.
D. Maestro Catena, siamo alla seconda edizione del pianismo classico a Salerno. Cos’ha previsto quest’anno?
R. A differenza dell’anno scorso quest’anno siamo riusciti a proporre un concerto in più: il concerto inaugurale sarà tenuto da François-Joël Thiollier, per poi approdare al duo Leone-Campanella e Giuseppe Andaloro, passando per Mariangela Vacatello e Filippo Balducci.
D. Una vera cinquina di eccellenze?
R. Sono pianisti molto noti. Si va da nomi che godono di consolidata e chiara fama in tutto il mondo a più giovani interpreti, vincitori di prestigiosi concorsi internazionali o specialisti in un determinato repertorio. Il festival prenderà il via il 1 marzo con il grande virtuoso francese François-Joël Thiollier, che alla sua residenza abituale parigina alterna lunghi periodi di soggiorno proprio in provincia di Salerno, precisamente nel Cilento, a Pollica, dove è proprietario di un’abitazione. A seguire, l’8 marzo, nella giornata internazionale della donna, ci sarà la pianista Mariangela Vacatello, nota esponente del pianismo campano, nata a Castellammare di Stabia e premiata in numerosi e prestigiosi concorsi pianistici internazionali. Il 15 marzo sarà la volta del pianista barese Filippo Balducci: questo appuntamento sarà dedicato al grande compositore russo Aleksandr Nikolaevič Skrjabin, scomparso nel 1915 e di cui quindi quest’anno ricorre l’anniversario. Balducci è un “esperto” di Skrjabin, avendo pubblicato anche un libro dal nome “Musica dell’apocalisse: la rivoluzione di Skrjabin”. Il 22 marzo seguiranno Monica Leone e Michele Campanella, grande esponente della scuola pianistica napoletana, un noto duo a quattro mani nel pianoforte e nella vita, che in questo appuntamento ci distrarrà dal pianoforte solistico per darci anche una visione “cameristica” dello stesso. Infine il 27 marzo il pianista siciliano Giuseppe Andaloro, vincitore – tra gli altri – del prestigioso Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano nel 2005 chiuderà il nostro festival.
D. Ed ora parliamo del Suo impegno come direttore artistico di “PianoSalernoForte”. L’incipit lo affiderei a questa domanda: di che cosa si compone necessariamente la personalità di un direttore artistico?
R. Credo che fare il direttore artistico da pianista sia profondamente diverso che farlo – come avviene spesso – senza essere direttamente coinvolti in questo mondo: in questo senso posso dire che secondo me una componente importante è la competenza specifica. Per il resto ho trovato degli ottimi interlocutori nei dirigenti dell’Ente Provinciale per il Turismo, a cui va il mio ringraziamento per aver promosso l’iniziativa, e in Aldo Santarpino, la cui generosità ci ha consentito di avere un prestigioso strumento come il gran coda Yamaha CFX a disposizione per i concerti.
D. Cosa si aspetta da questa seconda edizione dato il successo riscontrato nella prima?
R. La risposta del pubblico nella scorsa edizione è stata molto positiva, abbiamo avuto sempre il pienone con un pubblico molto attento, silenzioso, fedele ed entusiasta. Sono convinto che anche quest’anno andrà anche meglio.
D. L’anno appena iniziato ha visto la dipartita del grande pianista napoletano naturalizzato francese Aldo Ciccolini. Iniziare il festival proprio con un pianista francese è un omaggio al grande Maestro recentemente scomparso?
R. François-Joël Thiollier è un grande virtuoso della tastiera e un pianista molto raffinato. Certamente si possono cogliere delle affinità con Aldo Ciccolini, grande interprete del repertorio francese, che Thiollier interpreterà nel primo concerto (Debussy e Ravel): sicuramente è un modo per ricordare Ciccolini e per stabilire un contatto ideale.
Complimenti per l’articolo e soprattutto un grande in bocca al lupo al Maestro Catena per la seconda edizione di interesse internazionale. Sono convinto che anche quest’anno sarà un successo.
Io ci sarò, attento e scrupoloso come sempre per dare una mia valutazione.