Da Antonio Mastrandrea
SANT’ARSENIO – Faccia a faccia, ieri, presso la sede di Sant’Arsenio, tra i vertici della Banca Monte Pruno ed i rappresentanti della Bcc Alberobello e Sammichele di Bari. Utile momento di condivisione fra due realtà del Credito Cooperativo meridionale, simili per grandezze patrimoniali. L’incontro, voluto dai rispettivi Presidenti, si è basato sull’analisi degli elementi che hanno reso vincente la strategia della Banca Monte Pruno denominata “Circuito del Progresso”, finalizzata alla valorizzazione e crescita del territorio che, a loro volta, rendono più solida e forte la banca. In un periodo difficile per il contesto economico, l’analisi degli elementi di forza e di debolezza, nonché delle strategie messe in atto per sostenere la crescita, attraverso investimenti mirati sul territorio, consente di apprendere reciprocamente e di cooperare anche a livello di Bcc. Questo modo di lavorare rappresenta un punto di forza sia per la governance aziendale sia la struttura interna, che hanno la possibilità di collaborare concretamente con le diverse esperienze del Movimento, così come accaduto fra la Banca Monte Pruno e la Bcc Alberobello e Sammichele di Bari
Presenti all’incontro, per la Banca Monte Pruno, il Presidente Anna Miscia, il Direttore Michele Albanese ed il Responsabile Area Direzione, Cono Federico; per la Bcc Alberobello, il Presidente Cosimo Palasciano, il Direttore Vincenzo De Donato, il Vice Direttore Giampiero Maruggi, oltre al Vice Presidente Cosimo Abbracciavento ed alla funzionaria Daniela Ricci. “Il confronto con altri colleghi – sostiene il Presidente Miscia – rappresenta un valido momento di crescita per coloro che vi partecipano. In passato tantissime sono state le visite da noi fatte presso altre Bcc, soprattutto del Nord, che condividevano i propri vantaggi competitivi ed il proprio modello di fare banca, che li aveva portati al successo. Iniziative di tal genere devono essere incoraggiate e supportate anche dagli organi federativi, perché esempi di eccellenze nelle Bcc ce ne sono tante ed è giusto che fungano da modello e stimolo per le altre consorelle”.