L’Iman venduto alla CIA dalla sua ex

Salvatore Pica

Obama Presidente degli Stati Uniti, anche nell’affaire Al Awlaki, ha dimostrato di essere un grande stratega nella guerra al terrorismo. L’Iman ucciso da poco dalle forze USA, godeva della cittadinanza americana e un cittadino di questa Nazione non può essere ucciso e braccato come un nemico dello Stato a meno che non si stabilisca che egli è nemico della stessa. Il dipartimento della Giustizia, ha quindi stabilito che Al Awlaki lo era ed ha autorizzato lo stike: irruzzione immediata. Sono stati utilizzati

i droni, (nuovo tipo di robotico), che permettono l’accesso anche in luoghi dove con altri mezzi, tipo aerei ed altro è impossibile, lo abbiamo visto anche nell’area tribale pakistana; i droni spaventano molto i seguaci di al Queda che non sanno ancora come difendersi da essi. Il risultato è stato la fine dell’Iman. Localizzato ed eliminato. Però bisogna sapere dove si trova l’avversario e la Cia ha usato i suoi informatori fino a quando una fonte certa  contraria ad  Al Awlaki ha rivelato l’esistenza di una ex moglie che risiederebbe in Irlanda la quale ha accettato di collaborare con gli 007 e tra intercettazioni ed appostamenti, la cattura con le sue conseguenze ha avuto successo. La monitorizzazione dei droni ha stretto l’area di indagine ed il compito è stato facilitato. ( Washington Post ) Certamente fa riflettere come anche le “buone ed ubbidienti signore islamiche” sappiano al momento opportuno, cambiare idea e mandare a monte ogni promesa di sopportazione nei confronti di  ex mariti molto religiosi, ma poco esperti del carattere femminile.

 

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