Ancora un probabile rinvio, le primarie in Campania sembrano stregate per il PD che proprio non riesce a trovare pace. Quasi sicuramente assisteremo all’ennesima virata verso correnti più miti, dal primo febbraio, data indicata per la giornata democratica!!! delle primarie, già rinviata due volte, si passerà al 15 o al 20 febbraio o all’annullamento, chi lo sa?. Fatto sta che ancora una volta i tanti seggi già pronti, almeno sulla carta, dovranno rimandare l’apertura. Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino sembrano impazienti di ottemperare al loro ruolo di candidati prescelti, il terzo incomodo calato da Roma, sembra incarnarsi nel nome di Gennaro Migliore. Sarà una partita a tre o semplicemente lo scherzo di Matteo Renzi che di De Luca e di Cozzolino proprio non ne vuole sapere?. Dal Nazareno infatti, dopo i fatti accaduti in Liguria, temono il ripetersi in proporzioni maggiori dello scandalo che già da tempo si è consumato nella bella Regione del Vesuvio. Ricordiamo a tutti che sul tesseramento e sulle primarie del 2012, pende un’inchiesta giudiziaria della DDA di Salerno. Si contestano brogli e speculazioni consumatesi proprio in seno al PD che in provincia di Salerno fa capo al sindaco De Luca. Il PM che segue l’inchiesta, Vincenzo Montemurro, sarebbe sulle tracce di presunti voti di scambio tra il malaffare e la politica, la presunta strategia usata dal PD per incassare consensi e iscritti in cambio di favori e denaro. Un terreno pericoloso dunque che rischia di prendere fuoco se, come prevedibile, il circolo vizioso dovesse ripetersi. Un gioco al rialzo quello perpetrato dai poteri forti del PD della Campania che nel 2013 contava circa 70 mila iscritti e militanti, dimezzatosi misteriosamente all’indomani dell’apertura del fascicolo giudiziario. Una casualità?, noi crediamo di no, semplicemente un passo indietro per rimediare “alla luce del sole” a un abuso che potrebbe costare caro a chi del potere ne ha fatto uno stile di vita.
direttore: Aldo Bianchini