Maddalena Mascolo
SALERNO – Eppure ieri mattina si era svegliato regolarmente così come regolarmente aveva mosso per le stanze e i corridoi di casa alcune decine di passi. Sembrava tutto normale, o quasi; il professore Nicola Crisci (nella foto con il figlio Antonello) da alcuni mesi non usciva più dalla sua abitazione vicino la piazzetta dei mutilati a causa del peggioramento delle sue condizioni psico-fisiche. Dopo la passeggiatina era rientrato in camera ed è lì che è stato trovato, ormai cadavere, dai familiari. Il professore Crisci, noto docente universitario di diritto del lavoro, era un personaggio quasi fuori dal tempo della nostra città; una città che Egli aveva attraversato in tutti i sensi e per tanti motivi. Da quando aveva lasciato l’università per raggiunti limiti di età era stato capace di riempire i due contenitori principali della città, legale e culturale, con una serie impressionante di convegni, dibattiti, stage, seminari; non disdegnava la buona compagnia e, ovviamente, anche la buona tavola. Da docente universitario aveva fatto tremare intere generazioni di studenti che arrivavano dinanzi a lui con rispetto e preoccupazione per un esame davvero difficile. Da uomo di legge aveva creato uno degli studi legali più accorsati e più professionali della città. Da uomo di cultura aveva saputo portare a Salerno, che ormai considerava la sua città, appuntamenti altrimenti irraggiungibili. Era nato ad Agropoli dove aveva fatto anche il sindaco non disdegnando anche un passaggio per Palazzo Sant’Agostino come consigliere provinciale; ma poi la politica lo aveva profondamente deluso e l’aveva lasciata dedicandosi alle sue passioni preferite. Ogni appuntamento culturale e sociale era vivacizzato dal modo di essere, sempre esuberante e mai invasivo, del professore. Moltissime le sue performance televisive, soprattutto su Quarta rete Tv, senza trascurare tutte le altre emittenti locali. La notizia della sua morte è giunta inaspettata; lo ha colpito quando aveva ancora tante cose da fare nonostante navigasse a cavallo dei novant’anni. Il nostro ricordo è sincero, come sincero è lo sconforto del nostro direttore e di tutta la redazione. Con Lui veramente è finita un’epoca. Solenni funerali alle ore 15.00 di oggi nel Duomo di Salerno.