Da sen. Enzo Fasano
SALERNO – «Forza Italia è un partito che fa della libertà e della democrazia interna non una dichiarazione d’intenti ma una quotidiana testimonianza. E che ci siano diversità di opinione, sempre che siano in sintonia con la leader di Silvio Berlusconi, non solo non mi turba ma non mi scatena alcun disappunto». È questo il messaggio che lancia il Sen.Enzo Fasano, vicecoordinatore vicario di Forza Italia Salerno.
«È facile essere entusiasti di un partito del 40% e restarci se si assesta al 25% dopo una scissione ed un’uscita dal Governo. Capisco che per qualcuno diventi più difficile perseverare dopo gli ultimi risultati elettorali alle regionali e qualche risultato che ci si augurava migliore in elezioni di secondo livello, ma io continuo a credere nel progetto di Silvio Berlusconi e con entusiasmo ho accettato l’incarico di vicecoordinatore vicario provinciale che l’amica on.Mara Carfagna ha voluto assegnarmi. Con il gruppo di dirigenti con i quali condivido questo percorso, che so essere difficile, non chiudo certo gli occhi di fronte alle problematiche. Mi chiedo piuttosto perché mai le discussioni tra componenti e soggetti di altri partiti, soprattutto a sinistra,vengano definiti “dibattiti interni” ma che se si verificano in Forza Italia non si esiti, da gran parte della stampa, a rappresentarli come inarrestabili diaspore e prodromi di scissioni.
E poiché ho sempre rifuggito il “politichese” faccio qualche esempio. Il primo riguarda il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, valido amministratore e vecchio amico che Forza Italia aveva tentato anche di indicare nel Consiglio nazionale dell’Anci. Purtroppo il nostro tentativo, tra l’altro su proposta dell’on.Mara Carfagna, a testimonianza di quanto si apprezzi l’impegno del sindaco Palmieri sul territorio, non è andato a buon fine per la mancata regolarizzazione delle quote del Comune di Roscigno da parte della vecchia Amministrazione. Palmieri è più che mai legittimato e libero di esprimere le proprie critiche e perplessità ma sono certo che, da politico navigato qual è, non attribuirebbe mai a presunte responsabilità di altri un suo eventuale desiderio di continuare altrove il suo impegno.
Ed ancor di più non fingo di ignorare la complessa situazione del partito a Cava dove ci si continua a dividere sul sostegno o meno alla giunta Galdi. Avrei, avremmo tutti preferito che gli amici di Cava di Forza Italia si ritrovassero in una una posizione condivisa ma prendiamo atto che non è stato possibile ridimensionare protagonismi e fughe in avanti. Su una cosa però siano tutti sereni anche a Cava: i vertici provinciali di Forza Italia svolgeranno per intero il proprio ruolo quando si tratterà di comporre la lista per le prossime elezioni comunali e scegliere il candidato sindaco.
Questo non è un momento facile e chi ha a cuore le sorti di Forza Italia continui ad impegnarsi, controllando pur legittime aspirazioni personali e non offra argomenti a quanti hanno interesse a rappresentarci come un partito litigioso ed in crisi di consensi. Così non è perché la proposta di Silvio Berlusconi non solo è ancora viva ma conferma il nostro leader come unico e credibile riferimento del centrodestra».
direttore: Aldo Bianchini