SALERNO – Ieri mattina, sabato 22 novembre, ritornando dal “salone degli stemmi” del Palazzo Arcivescovile ho percorso il lungomare a piedi verso Torrione dopo aver assistito al deludente spettacolo dell’intervista fatta da Giorgio Mulè (direttore di Panorama) al governatore della Campania on. Stefano Caldoro; ma di questo evento ne parlerò domani. Camminando mi sono reso conto che nella parte alberata del lungomare sono in corso i lavori di montaggio dei tantissimi mercatini che, come l’anno scorso, dovrebbero partire per la festività dell’Immacolata, ovvero il prossimo 8 dicembre. Mi sono fermato ad osservare le tecniche di montaggio di uno dei titolari che ad un certo punto (vedendomi munito di macchina fotografica !!) mi si è rivolto chiedendomi se il nostro lungomare nel periodo natalizio si ghiaccia. Non ho capito subito l’allusione ed ho chiesto maggiori spiegazioni prima di rispondere. “Scusi -mi ha detto- ma se lì di fronte ci sono i pinguini vuol dire che ci sarà tra poco una formazione ghiacciata per poterli ospitare meglio. Non le pare ??”. E’ vero, non ci avevo fatto caso ma lì, sugli scogli assolati, i pinguini (seppure finti) mi sono apparsi veramente come un cazzotto in pieno viso; insomma l’uomo solo al comando vorrebbe trasformare una calda città del basso Mediterraneo in una città del nord Atlantico o, peggio ancora, dell’Alaska. Almeno dal punto di vista panoramico (e questa volta non c’entra nulla con l’evento organizzato maldestramente da Panorama) il nostro sindaco pretenderebbe non solo di avere una Salerno città europea ma anche da polo nord. Poveri uccelli dalla forma idrodinamica (i pinguini, s’intende !!) quanto calore dovranno sopportare per colpa dell’uomo solo al comando che non guarda in faccia più a nessuno e tira dritto per la sua strada verso mete sconosciute e neppure immaginabili. Insomma, mi sono detto tra me e me, se tu vai per esempio a Castellammare di Stabia hai subito la netta sensazione di trovarti in una città di mare del basso Mediterraneo; certo Castellammare non avrà il lungomare di Salerno ma ha tanti piccoli chalet che, a pagamento, forniscono acqua e bibite ed anche tranci di pizza, per non parlare delle cozze e degli altri frutti di mare. Qui da noi, invece, di chioschi sull’intero lungomare ce n’è soltanto uno, quello di fronte alla provincia che è perfettamente funzionante anche se vende solo acqua, bibite e gelati. Per il resto c’è solo l’Embarcadero e niente altro; ci sono, è vero, tanti ristoranti-pizzeria ma sono tutti sotto la fila di palazzi fuori dal lungomare classico inteso come passeggiata storica dei salernitani, e poi bisogna sempre attraversare la strada con migliaia di macchine in transito. Ma la cosa più stridente, lasciatemelo dire, sono quei poveri cristi di pinguini che immobili sono costretti ad esporsi al sole cocente al posto di più comodi ghiacciai sui quali scivolare vero l’acqua del mare. E pensare che nessuna associazione animalista si è permessa di dire alcunché anche se, ripeto, i pinguini sono finti; ma è l’idea stessa che va condannata. Il pinguino è o non è un animale tipico dei ghiacciai e delle zone con freddo sotto lo zero ? E allora perché insistere con questa pagliacciata ? Insomma può andare anche bene la propaganda di “città europea” ma stiamo attenti a non trasformare Salerno nella “città dei pinguini”.
direttore: Aldo Bianchini