La redazione
ASCOLI – Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ascoli, dott.ssa De Angelis, ha assolto il Caporal Maggiore Mosca G. dalle accuse di violenza e di molestie sessuali a danno di alcune volontarie in ferma breve presso il 235° Reggimento di Ascoli Piceno.
Il processo a carico del Mosca era scaturito dalle indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno per l’omicidio di Melania Rea, moglie di Salvatore Parolisi, collega del Mosca, tra i cui moventi era stato ipotizzato una presunta relazione sentimentale del Parolisi con una allieva nella caserma di Ascoli.
Partite le indagini sui rapporti tra i sotto – ufficiali e le giovani allieve volontarie, alcune di esse avevano indicato il Mosca come persona che aveva abusato del suo ruolo per ottenere favori sessuali.
Alla vicenda è stata data ampio risalto su tutti i media.
La Procura della Repubblica di Ascoli ha, quindi, avanzato richiesta di rinvio a giudizio per il Mosca, ipotizzando i reati di violenza sessuale commessi in danno di due soldatesse.
La difesa dell’imputato nella persona dell’avv. Giovanni Falci, ha chiesto di celebrare il rito abbreviato che si è tenuto ieri mattina.
La pubblica accusa ha richiesto la condanna dell’imputato e, dopo la discussione della difesa, il Giudice ha ritenuto di assolvere l’imputato perchè il fatto non sussiste.
Si chiude, per adesso, una brutta pagina della vita del caporale Mosca, che ora dovrà affrontare un altro procedimento, per gli stessi fatti, innanzi al Tribunale Militare di Roma.
La difesa nella persona dell’avv. Falci, si ritiene soddisfatta del risultato ottenuto, per aver riportato i fatti nella loro oggettiva valutazione.
E’ stato smontato l’intero impianto accusatorio che si reggeva sulle accuse di una parte delle allieve che erano animate da un sentimenti di astio e rancore personale nei confronti del caporale.