SALERNO – Ovazioni calorose, sentite, spontanee per Matteo Salvini che, pur essendo leghista e abbastanza mal visto da noi meridionali, ha detto cose credibili e concrete in materia di economia, di euro, di Europa, di sicurezza e di migrazione. Tutti temi molto sentiti anche nel mezzogiorno e nel nostro territorio che soltanto da poco, per esempio, è stato sfiorato dal gravissimo problema della migrazione. Un personaggio, Salvini, a tutto tondo, quasi completo sotto il profilo personale e politico; un personaggio che ha una sola faccia (non come il nostro San Matteo !!) sia quando lo si osserva in tv che quando si ha occasione di ascoltarlo dal vivo. Non si può dire la stessa cosa, però, per Bruno Vespa (direttore di “Porta a Porta” in onda su Rai-1) e per Giorgio Mulè (direttore di Panorama (ed. Mondadori che ha organizzato la rassegna Panorama d’Italia). I due, Vespa e Mulè, perdono moltissimo dal vivo; soprattutto Bruno Vespa che resta un personaggio televisivo per eccellenza; fuori dal suo salotto di “Porta a Porta” è apparso come un pesce fuor d’acqua forse anche a causa della serata non particolarmente allettante vista anche la manifestazione di protesta inscenata da una decina di scalmanati davanti il palazzo di città contro il leghista Matteo Salvini. Forse gli stessi che il 21 settembre scorso mandarono in frantumi la processione di San Matteo. La figura di Salvini cresce ogni giorno di più ed in molti già lo indicano come “il rottamatore dei rottamatori” fino ad arrivare allo stesso Matteo Renzi che riesce soltanto a rottamare senza curarsi di affidare il suo futuro ad una equipe di studiosi della politica. “Io non sono onnisciente -ha detto Salvini- e dopo aver quasi interamente rottamato il mio partito ho provveduto a creare intorno a me uno staff di personaggi vecchi e nuovi ma capace di curare la mia preparazione su temi specifici e in grado anche di dirmi se le mie scelte sono sbagliate”. Il segreto dello staff di Salvini è che ogni suo componente non ha mai ricevuto e non riceverà incarichi istituzionali, insomma sono tutti dei personaggi liberi e non al soldo del capo. Anche se in maniera alquanto velata Matteo Salvini, rispondendo a Bruno Vespa, ha confermato che la Lega Nord sarà sicuramente presente per le elezioni regionali in Campania, ma non con una propria lista, per recuperare il dissenso che comunque è presente il larghe fasce degli elettori campani e meridionali. Ma la manifestazione tenutasi nel “salone dei marmi” del Comune ha evidenziato un altro aspetto che non può essere sfuggito a tutti; ad un certo punto Salvini, rispondendo ad una domanda sulla sicurezza postagli da Giorgio Mulè, ha detto che sulla sicurezza si deve rispondere come fa il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca (presente in prima fila insieme a Vittorio Sgarbi). In altri tempi sarebbe scoppiato un applauso fragoroso pro-sindaco da far venir giù il salone, invece ieri sera niente, c’è stato il silenzio assoluto. Il segnale che, forse, è cambiato o sta cambiando qualcosa nel rapporto quasi viscerale tra il sindaco ed i suoi fan. Giù in strada, intanto, andava in scena la sceneggiata ridicola e senza senso di una decina di manifestanti che hanno, comunque, bloccato una intera città sotto l’occhio vigile ma impotente della polizia in assetto antisommossa. Anche questo è uno dei tanti volti della Salerno che non vorremmo mai vedere.
direttore: Aldo Bianchini