SALERNO – In merito alle gravi vicende che hanno caratterizzato il concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione, l’Ordini dei Medici di Salerno esprime la più decisa condanna per quanto accaduto e manifesta la piena solidarietà ai giovani colleghi, cui viene negato il diritto di completare l’iter formativo.
Nel prendere atto della recente dichiarazione del Ministro dell’Università che ha sancito la validità delle prove di selezione per l’ammissione alle scuole di specializzazione, l’Ordine dei Medici di Salerno intende comunque segnalare ancora una volta la indifferibile necessità di incrementare queste borse di studio, tenendo anche conto del fatto che nell’anno decorso non sono state attivate. Ribadisce l’assoluta necessità che un concorso così importante venga preparato in modo non dilettantistico, dando a tutti i partecipanti la garanzia di una uniformità di comportamento, cosa che palesemente non è avvenuta. (inammissibile frammentazione delle sedi, irrazionale distribuzione dei concorrenti, aule con pochi colleghi e aule strapiene con le inevitabili carenze e disparità dell’assistenza, etc….).
E’ ormai improcrastinabile una radicale inversione di tendenza per cui rivolgiamo un pressante invito al Ministro dell’Università e al Ministro della Salute ad affrontare in modo organico la disciplina dell’intero percorso formativo dei medici o aspiranti medici, a cominciare dall’iscrizione alla facoltà di medicina, non abbandonando la strada del numero programmato, purché stabilito sulla base di appropriati indici statistici anche proiettati, ed è possibile, nel prossimo decennio. Improvvide sentenze del TAR hanno determinato un numero assolutamente sproporzionato degli iscritti alle facoltà, rendendo pressocché impossibile un ordinato ed efficace corso di laurea. Se anche si riuscissero a reperire le aule di insegnamento, il che è ampiamente problematico, con l’attuale organizzazione del corso di laurea che privilegia la frequenza negli ospedali e nelle cliniche universitarie con un tutor, rispetto alla tradizionale lezione accademica, non sarebbe possibile garantire a tutti gli studenti un corretto processo formativo.
Il Presidente della FNOMCeO, Sen. Amedeo Bianco, come ha già preannunciato, metta in essere un’azione che partendo da questi inammissibili e ingiustificabili errori, investa i Ministri dell’Università e della Salute per un riassetto definitivo del sistema di formazione dei medici, dall’accesso alle Facoltà mediche alla formazione post-laurea. Dal momento che i requisiti di competenza devono essere alla base dell’accesso alla professione, lo Stato, nelle sue varie articolazioni, dovrà garantire a tutti i medici la possibilità di acquisire il know how necessario. Solo allora, attraverso concorsi seri e garanti della qualità dei vincitori si perverrà alla selezione, assicurando a tutti la possibilità di concorrere.