Lucciola investita

di Barbara Filippone

Un paio di sere fa un altro pedone viene travolto in città, morti sulla strada per mano di automobilisti forse distratti o forse no. La venticinquesima vittima dall’inizio dell’anno e solo da settembre ad ottobre le vittime sono state sette, tutti pedoni ignari e inconsapevoli  di dover perdere la vita sulla strada. E nel registro delle vittime stilato dalla Polizia Municipale intanto è stata inserita Fouzia Chaahid di anni 38 ultima vittima della strada in ordine cronologico. L’incidente è avvenuto nei pressi della stazione centrale di Palermo alle 4,20 del mattino, in una via limitrofa, la via Lincoln. Dalle indagini sembra che questa donna fosse una lucciola della notte, e che il suo investitore stando alle sue dichiarazioni non sembrerebbe averla vista. Probabilmente è così ma i rilievi e le indagini sono indirizzate anche verso altro, e il ragazzo che ha provocato la morte di Chaahid dichiara infatti di non averla vista e che è stata infatti una tragica fatalità. Naturalmente ci sono versioni contrastanti dell’accaduto e a quanto pare le amiche e colleghe della donna, nell’immediatezza dell’accaduto, avevano dichiarato che c’era stata prima una discussione fra il giovane ventiseienne e la povera Chaahid che tra l’altro era incinta di poche settimane. Ma nulla a quanto pare è stato messo a verbale perché le ragazze sembrano essersi dileguate prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.  Così la morte della donna è avvolta da un mistero, tingendosi di giallo.

Purtroppo devo dire che solo da un paio di anni la prostituzione in quelle zone della mia città sembra tornata in maniera prepotente. Il numero delle lucciole aumenta a vista d’occhio, già alle 9 di sere tacchi a spillo e minigonne spuntano lungo la strada della via Lincoln, proprio dove si trovava Fouzia Chaaid, e per tutto il Foro Italico, la strada che costeggia praticamente zona porto/stazione. Sembrava che tutto il commercio della prostituzione fosse limitato alle vie e zone storiche quali la famosa “La Favorita”, e questa zona periferica della città invece fosse stata ripulita… invece tutto è cambiato ancora una volta e qualche sera fa sono stata costretta a spiegare alle mie figlie, trovandoci a passare nei pressi della stazione  alle 21,00 di sera, chi fossero quelle signorine con le gambe all’aria aperta (minigonne) e la borsetta roteante in mano. Io parlo con le mie figlie di tutto, anche chiaramente, e spiegare loro che dietro quelle signorine apparentemente svergognate si nascondano storie di tristezza e di dolori familiari non è facile perché la cosa che nasce naturale è pensare che quelle donne abbiano scelto volontariamente di vendere così i loro corpi. Non sempre è così e pensare che la stessa Fouzia Chaaid, che incinta, forse stava comunque battendo quella strada per pagare quei debiti contratti per poter venire in Italia, come fosse una tratta di schiave in piena regola….è angosciante e triste.

Ma non è tutto… perché d’altro canto chi vive nella zona ha chiesto a gran voce un monitoraggio continuo e maggiori controlli che in realtà non sembrano soddisfare nessuno. Quindi da una parte i cittadini che vivono in quelle zone così maltrattate e dall’altra il dramma di queste donne, molte delle quali s’incattiviscono come il caso di una lucciola che non vedendosi pagare una sera di ottobre ha chiuso il cliente nella stessa sua auto costringendolo qualche ora più tardi a chiamare i carabinieri per essere liberato dalla sua auto diventata una trappola all’occorrenza…

In realtà la libertà delle donne è commisurata  alle scelte di vita e a queste donne è assolutamente privata la possibilità di scegliere… non finirà mai la sottomissione delle donne ostaggi di uomini prevaricatori e prepotenti che non si libereranno mai dalla concezione che la donna sia non solo sottomettibile ma anche oggetto di possibilità di guadagni facili .

Augurarsi che tutto questo finisca significherebbe credere in un sogno…

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