Vivere il territorio significa farlo conoscere attraverso le dinamiche che ne hanno caratterizzato il passato.
Non è una novità la sensibilità che la Banca Monte Pruno riconosce alla storia del territorio, così come lo dimostrano le diverse iniziative del settore patrocinate, ad esempio, a Roscigno e a Sant’Arsenio.
Difatti, il territorio viene osservato come un elemento di ricchezza non solo dal punto di vista economico e sociale, ma anche da quello archeologico.
Questo sito ha visto la presenza giornaliera di studiosi appartenenti alla Etruria Nova Onlus, guidati dalla professoressa Silvia Pallecchi.
Le indagini stratigrafiche nell’area hanno portato alla luce strutture murarie e stratificazioni riferibili ai periodi romano, medievale e post-medievale della città, purtroppo, seriamente danneggiate da una serie di interventi moderni, che ne hanno parzialmente compromesso la leggibilità.
Vista l’importanza del sito molti studenti e volontari stranieri provenienti dall’Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, e Svizzera hanno partecipato attivamente alle indagini archeologiche degli ultimi anni.
“Si tratta di qualcosa di estremamente interessante – ha commentato il Direttore Generale Michele Albanese – che non immaginavo potesse ospitare addirittura una necropoli romana. Mi complimento con le Autolinee Curcio, in quanto, già hanno avviato un piano di vicinanza all’iniziativa coinvolgendo diversi partner, tra cui anche noi. Anche la Banca Monte Pruno, infatti, d’intesa con gli archeologi del sito, promuoverà questo luogo, magari attraverso una campagna di crowdfunding finalizzata a raccogliere fondi per il prosieguo delle attività. Vista l’importanza di ciò che sta emergendo a Policastro è indispensabile anche un intervento concrete delle istituzioni, perché questo sito merita davvero sensibilità da parte di tutti gli operatori del territorio”.